Il cast di “Breakfast Club” si è riunito per la prima volta dopo 40 anni. Le star di uno dei film che con la sua storia di formazione divenne un must degli anni ‘80 sono salite sul palco del Chicago Comic and Entertainment Expo. “Sono davvero emozionata e commossa di averci tutti insieme”, ha detto Molly Ringwald, che nel film interpreta Claire. “Questa è la prima volta che Emilio si unisce a noi - ha aggiunto -. Non dobbiamo più usare la sagoma di cartone”. Estevez, che ha interpretato Andrew, ha detto che partecipare alla reunion è stata “qualcosa che finalmente ho sentito il bisogno di fare, solo per me stesso”. 

L’incontro è stato anche l’occasione per ricordare il regista John Hughes, noto anche per film per adolescenti come “Sixteen Candles - Un compleanno da ricordare” e “Una pazza giornata di vacanza”. Estevez ha rivelato di essere “svenuto” al primo incontro del cast, perché il giorno prima si era fatto togliere i denti del giudizio. Ringwald, che aveva 16 anni quando girarono “The Breakfast Club”, ha detto che rivederlo anni dopo con i suoi figli è stata un’”esperienza incredibile” che ha cambiato il suo modo di essere genitore. “Se mi avessero detto quando avevo 16 anni che un giorno avrei guardato quel film con mia figlia di 10 e che avrebbe cambiato il mio modo di essere genitore... è semplicemente incredibile”, ha detto. “The Breakfast Club” è ambientato a Chicago, il giorno di sabato 24 marzo 1984, quando cinque studenti di una scuola superiore (John, Andy, Brian, Claire e Allison), a causa di punizioni a vario titolo, sono costretti a trascorrere l’intera giornata in biblioteca. Il preside Richard Vernon, che li sorveglia solo a tratti e ne sopporta le esuberanze, assegna loro un tema, dal titolo “Chi sono io?”. 

I ragazzi dapprima, sono piuttosto chiusi, ma le lunghe ore consentono loro di conoscersi e di parlarsi. Dopo le battute, le punzecchiature e gli inevitabili dibattiti, lungi dallo svolgere il compito assegnato, cominciano a esporre e confrontare i rispettivi problemi di vita. Tutti provengono da una situazione familiare difficile oppure da genitori che non li capiscono: Andy ha un padre che critica i suoi sforzi nel football, quello di John è violento nei suoi confronti, Brian è continuamente pressato dai genitori affinché abbia sempre ottimi voti, Allison viene completamente ignorata dalla sua famiglia e Claire viene utilizzata dai genitori per i loro scopi. Dopo aver ballato e fumato, i ragazzi si siedono in cerchio e svelano la ragione per cui sono lì: Brian, a causa di un brutto voto, ha tentato il suicidio con una pistola, rivelatasi poi una lanciarazzi; Andy ha attaccato del nastro adesivo sui genitali di un coetaneo; John ha attivato l’allarme anti-incendio senza motivo; Claire ha marinato la scuola per andare a fare shopping, mentre Allison non ha combinato niente per essere mandata in punizione, ma semplicemente era rimasta lì perché “non aveva di meglio da fare”. 

Il film è entrato nella storia anche per la colonna sonora, in particolare con il brano dei titoli di testa e di coda, “Don’t You (Forget About Me)”, scritta espressamente per il film da Keith Forsey e Steve Schiff, diventando uno dei maggiori successi del gruppo britannico dei Simple Minds. Il brano in Italia giunse al secondo posto della classifica dei singoli più venduti nel 1985, a dispetto del film rimasto a lungo nell’ombra.