Sono passati più di 20 anni da quando il virus dell’encefalite giapponese (JEV) è stato rilevato negli esseri umani. L’ultimo focolaio, nel nord tropicale dell’Australia, risale al 1995 ma nelle ultime settimane il virus sembra essere tornato a destare preoccupazione tra la popolazione australiana.

Il dipartimento federale della Salute sta indagando su decine di casi sospetti nel Paese e i risultati di ieri dell’autopsia su uomo di 60 anni del nord del Victoria deceduto il 28 febbraio hanno confermato il decesso a causa del virus JEV.

Il governo federale sta lavorando a stretto contatto con tutti gli Stati e Territori per sostenere la distribuzione di dosi di vaccino ai gruppi di popolazione a rischio.

La vaccinazione è raccomandata per le persone che lavorano nel ciclo produttivo che coinvolge gli allevamenti dei maiali, compresi gli addetti al trasporto, i veterinari e tutti coloro che abbattono o cacciano questo animale.

Questa malattia si diffonde agli esseri umani attraverso le punture delle zanzare e non può essere trasmessa da persona a persona, né mangiando prodotti di maiale. I bambini sotto i cinque anni e gli anziani sono i più a rischio di sviluppare una malattia grave.

Il ministro della Salute del Victoria, Martin Foley, ha reso noto che gli esperti del dipartimento della Sanità dello Stato stanno lavorando, in collaborazione con il personale del dipartimento dell’Agricoltura, per identificare coloro che dovrebbero essere prioritari per la vaccinazione, compresi, appunto, i lavoratori degli allevamenti di maiali.

“C’è un vaccino disponibile, stiamo lavorando attraverso le unità locali di salute pubblica per distribuirlo a chi ne ha la priorità ha detto –. Siamo abbastanza preoccupati, non abbiamo mai visto questo virus nel Victoria”.

Foley ha detto che il virus si sta diffondendo a causa del cambiamento climatico, in seguito alle forti piogge e alle devastanti inondazioni nel New South Wales e nel Queensland.

“Solo l’1% dei casi mostra i sintomi, e solo un numero molto piccolo di questi presenta sintomi gravi che richiedono l’ospedalizzazione, ma resta comunque una malattia preoccupante”.

Chiunque soffra di sintomi gravi, tra cui nausea, mal di testa, sensibilità alla luce e febbre, dovrebbe cercare urgentemente assistenza medica.

Tutte le persone, ma in particolare quelle che si trovano in aree ad alta presenza di zanzare, sono invitate a provare ad evitare di essere punte dalle zanzare utilizzando un repellente e coprirsi il più possibile.