SYDNEY - Un surfista è morto lunedì scorso dopo essere stato attaccato da uno squalo, lungo la costa settentrionale del New South Wales.

L’uomo, il 31enne Timothy Thompson, è stato raggiunto dal predatore e ferito gravemente mentre si trovava nelle acque davanti a  Shelly Beach, sulla Emerald Beach, a nord di Coffs Harbour. I molti surfisti in mare hanno cercato di allontanare lo squalo e aiutato a riportare il spiaggia il 30enne, ma le sue condizioni si sono rivelate purtroppo troppo gravi.

La Polizia, riportano i media locali, ha detto che i soccorsi sono subito arrivati a Shelly Beach, ma l’uomo aveva riportato ferite profonde alla schiena e al braccio destro ed è morto sul posto."Il braccio era praticamente staccato dal corpo, una scena terribile”, ha detto un testimone.

“È stato devastante per tutti stamattina sulla spiaggia. Alcuni surfisti locali e altre persone hanno fatto tutto il possibile per aiutarlo. Sono stati incredibilmente coraggiosi in una situazione difficile”, ha detto alla ABC, Chris Wilson, un operatore del servizio di autoambulanza della zona.Thompson si era sposato appena sei mesi fa, e sua moglie Katie  aspetta un bambino.

Aaron Armstrong, un surfista che vive a Emerald Beach da vent’anni, ha dichiarato che a sua memoria questo è il primo attacco di uno squalo su quella spiaggia. Il Comune locale ha deciso di chiudere Shelly Beach, Emerald Beach e Serenity Beach per un periodo di almeno 48 ore.

Nel corso del 2020 ci sono stati 26 attacchi di squali in tutta Australia, di cui otto fatali, stando a dati aggiornati resi noti dal governo federale.

Secondo uno studio dell’agenzia scientifica governativa CSIRO risalente all’inizio del 2018, al largo delle coste dell’Australia vivrebbero circa 2.210 squali bianchi adulti, considerati i più pericolosi.