ANKARA – “In Europa contro i musulmani si sta compiendo una campagna di linciaggio simile a quella contro gli ebrei prima della Seconda guerra mondiale”. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, denunciando “l’islamofobia” come una “peste dei Paesi europei”.
“Faccio appello alla cancelliera Merkel. Se voi avete libertà di religione, com’è che ci sono stati quasi 100 attacchi contro moschee? Voi siete i veri fascisti, siete gli eredi dei nazisti”.
“Demonizzando i musulmani non ci guadagnerete nulla. Il Parlamento europeo, che a ogni occasione si esprime sul nostro Paese, non può ignorare l’islamofobia”, ha aggiunto Erdogan, sostenendo che “in certi Paesi europei, l’odio verso l’islam e i musulmani è diventato una pratica promossa persino dai presidenti”.
“Faccio un appello alla nazione: non comprate più prodotti francesi”. Così il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha lanciato oggi un invito al boicottaggio, dopo il nuovo duro scontro dei giorni scorsi con Emmanuel Macron.
Non si arresta in Turchia il crollo della lira, sullo sfondo delle forti tensioni con la Francia, che si aggiungono a quelle con altri alleati Nato, dagli Stati Uniti alla Grecia.
La valuta di Ankara ha toccato nei giorni scorsi nuovi record negativi contro le principali divise internazionali, superando la soglia psicologica delle otto lire contro il dollaro Usa.
Nuovi minimi si registrano anche rispetto all’euro, scavalcando in questo caso per la prima volta lo scoglio simbolico delle 9,5 lire.
Secondo gli analisti, il calo è anche conseguenza della decisione la scorsa settimana della Banca centrale di Turchia di mantenere invariati i tassi di interesse al 10,25%, che a settembre erano invece stati aumentati per la prima volta in due anni. Dopo aver raggiunto nel 2018 il 24%, i tassi erano scesi fino a una cifra su esplicita spinta del presidente Recep Tayyip Erdogan, che li ha definiti “la madre e il padre di tutti i mali”.
Le parole del presidente turco Erdogan su Emmanuel Macron sono “diffamatorie e assolutamente inaccettabili”.Lo ha detto il portavoce di Angela Merkel, Steffen Seibert, in conferenza stampa a Berlino. Il leader turco ha accusato il presidente francese di guidare una “campagna d’odio” contro i musulmani in Europa, dopo che nei giorni scorsi si era spinto ad affermare che Macron “ha problemi mentali”.
“L’Unione Europea ha fissato un quadro di lavoro, e una scadenza - dicembre - per la riflessione e la valutazione delle azioni della Turchia”, prima di giungere a conclusioni.
In questa cornice di lavoro è prevista anche la strada positiva del dialogo, e per il momento questa resta la rotta, nonostante i commenti del presidente Recep Tayyip Erdogan sul capo dell’Eliseo, Emmanuel Macron, innescati dalla polemica sulle vignette di Maometto. Lo ha spiegato il portavoce del Servizio europeo per l’azione esterna, Peter Stano, alle domande dei giornalisti, ricordando che il lavoro della diplomazia è quello di allentare le tensioni, e ribadendo l’importanza delle relazioni con Ankara.
“Una cosa è la reazione immediata” a sostegno della Francia dei vertici dell’Ue che c’è stata, un’altra sono “le riflessioni a lungo termine”. “[Quanto all’appello a boicottare i prodotti francesi] non è stato avallato da alcun governo”, ha commentato secco il portavoce dell’Esecutivo comunitario, Eric Mamer.