WASHINGTON - L’annuncio è stato diffuso giovedì (venerdì mattina ora australiana), meno di una settimana dopo l’assassinio del marito, avvenuto il 10 settembre.

In un comunicato diffuso sui social, il consiglio ha spiegato che la decisione è stata unanime e coerente con le volontà espresse in vita da Charlie Kirk: “Charlie aveva detto a più dirigenti che, in caso di morte, voleva che fosse Erika a prendere il suo posto”.

Il consiglio ha sottolineato che l’organizzazione continuerà il lavoro iniziato dal suo fondatore: “Non ci arrenderemo né ci inginocchieremo davanti al male. Andremo avanti. Il tentativo di distruggere l’opera di Charlie diventerà la nostra occasione per renderla più potente e duratura che mai”.

Charlie Kirk aveva cofondato Turning Point USA nel 2012, trasformandola in una delle principali organizzazioni conservatrici americane, capace di mobilitare il voto giovanile a sostegno del movimento Make America Great Again di Donald Trump.

Ieri, lo stesso Trump, in conferenza stampa con il primo ministro britannico Keir Starmer, ha reso omaggio al giovane attivista, ricordando di avergli predetto un futuro politico di primo piano: “Gli dissi che un giorno avrebbe potuto diventare presidente - ha dichiarato Trump -. È stato assassinato in modo atroce per aver detto ciò che pensava”.

Kirk è stato ucciso con un colpo di arma da fuoco mentre parlava con un gruppo di studenti alla Utah Valley University. Il sospettato, Tyler Robinson, 22 anni, è stato arrestato e incriminato per omicidio aggravato, reato per cui rischia la pena di morte. Robinson deve inoltre rispondere di essersi sbarazzato illecitamente di un’arma da fuoco – reato punibile con l’ergastolo – e di ostruzione alla giustizia, con una pena massima di 15 anni di carcere.

La nomina di Erika Kirk segna l’inizio di una nuova fase per Turning Point USA, che ora dovrà consolidare il proprio ruolo senza la guida del suo fondatore carismatico. Erika, già attiva nella comunicazione e nella difesa delle cause politiche dell’organizzazione, sarà chiamata a proseguire le campagne e le iniziative sui campus universitari americani, mantenendo viva la rete costruita dal marito negli ultimi dodici anni. 

Il funerale di Charlie Kirk è previsto per domenica in Arizona e vedrà la partecipazione di Trump e di numerosi esponenti del mondo conservatore.