REJKJAVIK - La lava che da giovedì scorre dal cratere Sundhnúkagígar, nella penisola islandese di Reykjanes, ha inghiottito il parcheggio principale di una delle maggiori attrazioni turistiche dell’isola, la spa geotermica Blue Lagoon, come hanno mostrato le immagini diffuse dai media locali. Una lingua di lava nera e arancione ha coperto l’area che un tempo forniva parcheggio per 350 auto e spazio per pullman.
Anche un edificio di servizio utilizzato per depositare i bagagli dei visitatori è stato inghiottito dal fiume di fuoco ma non sembra esserci una minaccia immediata per le piscine calde poiché la lava è trattenuta da un muro difensivo. Helga Arnadottir, responsabile vendite, operazioni e servizi della spa, ha detto al quotidiano Morgunbladid di non sapere quando il sito possa riaprire ai visitatori e ha aggiunto che i funzionari stanno attualmente “valutando la situazione”.
Il villaggio di pescatori di Grindavik e la Blue Lagoon erano stati evacuati mercoledì sera dopo l’inizio dell’eruzione, la settima in un anno da quel cratere. La maggior parte dei 4.000 residenti di Grindavik era stata evacuata un anno fa, in vista della prima eruzione. Da allora, quasi tutte le case del villaggio sono state vendute allo Stato e i residenti sono andati via.
I vulcani sulla penisola non eruttavano da otto secoli ma nel marzo 2021 è iniziato un periodo di intensa attività sismica. L’Islanda ospita 33 sistemi vulcanici attivi, più di qualsiasi altro paese europeo. L’isola si trova sulla dorsale medio-atlantica, una faglia nel fondale oceanico che separa le placche tettoniche eurasiatica e nordamericana e causa terremoti ed eruzioni.