PECHINO - Il comunicato ha incluso apprezzamenti negativi diretti al presidente taiwanese Lai Ching-Te, definito un “parassita” e l’ammonimento diretto all’isola autogovernata di non cercare di acquisire l’indipendenza.

Le esercitazioni congiunte, avviate oggi, coinvolgono forze navali, aeree, terrestri e missilistiche e sono intese come un “severo avvertimento e una forte misura di contenimento contro l’indipendenza di Taiwan”, secondo quanto dichiarato da Shi Yi, portavoce del Comando del Teatro Orientale dell’Esercito Popolare di Liberazione.

La Cina ritiene Taiwan parte del proprio territorio e si riserva il diritto di riunificarla con la forza, se necessario. Di contro, la gran parte dei taiwanesi sostiene la propria indipendenza de facto e lo status democratico dell’isola.

Il ministero della Difesa di Taiwan ha riferito di aver tracciato la presenza di 19 navi militari cinesi nelle acque circostanti l’isola in un periodo di 24 ore, rilevamento iniziato alle 6 del mattino di lunedì (8:00 AEST) fino alle 6 del mattino di oggi.

Il ministero ha inoltre monitorato i movimenti della portaerei Shandong da sabato, confermando che il gruppo della portaerei è entrato nella zona di identificazione della difesa aerea di Taiwan.

“Queste azioni dimostrano chiaramente la distruzione della pace e della stabilità regionale”, ha dichiarato il ministro della Difesa di Taiwan, Wellington Koo.

Le esercitazioni hanno avuto inizio dopo che il mese scorso Lai aveva definito Pechino una “forza ostile straniera”. Le tensioni tra Cina e Taiwan sono aumentate da quando Lai ha assunto l’incarico nel maggio 2024.

Pechino considera Lai un “separatista” e, in un video diffuso dal Comando del Teatro Orientale per annunciare le esercitazioni, lo ha rappresentato come un insetto tenuto con delle bacchette sopra una Taiwan in fiamme.

“L’obiettivo è svolgere esercitazioni di pattugliamento per la prontezza al combattimento via mare e via aerea, prendere il controllo completo della situazione, colpire obiettivi marittimi e terrestri e imporre blocchi su aree e rotte chiave”, ha dichiarato il Comando del Teatro Orientale sul suo account ufficiale WeChat.

Taiwan ha istituito un gruppo di risposta centrale per monitorare le esercitazioni e ha attivato i propri aerei, navi e sistemi missilistici terrestri in risposta alle manovre cinesi.

“Il Partito Comunista Cinese continua ad intensificare le sue attività militari attorno a Taiwan e nella regione Indo-Pacifico, diventando il più grande ’perturbatore’ della comunità internazionale”, si legge in un comunicato diffuso dal Ministero della Difesa taiwanese.

Anche la Guardia Costiera cinese ha annunciato oggi un “pattugliamento di applicazione della legge” attorno a Taiwan, secondo quanto riferito dal portavoce Zhu Anqin.

Queste esercitazioni su larga scala hanno preso il via appena due settimane dopo un’altra grande manovra militare condotta a metà marzo, con la quale Pechino ha inviato un grande numero di droni e di unità da guerra verso l’isola.

Pechino invia quotidianamente aerei da guerra e navi verso Taiwan per logorare le difese dell’isola e abbassare il morale della popolazione, ma la maggior parte dei 23 milioni di abitanti di Taiwan rifiuta le rivendicazioni di sovranità della Cina.

Di fronte alla crescente minaccia cinese, Taiwan ha ordinato nuovi missili, aerei e altri armamenti dagli Stati Uniti, mentre sta rafforzando la propria industria della difesa.

Taiwan e Cina si sono separate 76 anni fa durante la guerra civile, ma le tensioni sono cresciute negli ultimi anni portando all’interruzione delle comunicazioni tra i due governi.