Giovanni Domenic Barilaro, meglio conosciuto come John B, volto noto della politica australiana, ha recentemente assunto la carica di segretario ad interim della Camera di Commercio Italiana a Sydney, subentrando temporaneamente a Rachele Grassi, amministratrice delegata e segretaria generale, durante il suo congedo di maternità.

In un’ incontro con il nostro giornale, Barilaro ha parlato con passione del suo nuovo ruolo, della sua visione per il futuro dell’organizzazione e del legame personale che lo unisce alla comunità italiana in Australia. Questa è stata la sua prima intervista ufficiale da quando ha assunto l’incarico, un momento che segna il debutto di un leader determinato a portare nuova energia a una delle istituzioni più influenti nel panorama commerciale italo-australiano.

Quando gli viene chiesto come un ex vicepremier del New South Wales sia arrivato a guidare la Camera di Commercio Italiana, Barilaro sorride: “Tutto è iniziato nel 2021, quando mi è stato chiesto di entrare a far parte del consiglio direttivo della Camera. Per me era un’opportunità di mettere a frutto le mie competenze post-politica per supportare organizzazioni che considero fondamentali”.

Il suo coinvolgimento nel consiglio è stato significativo fin dal primo giorno, con un focus particolare sull’espansione delle attività e sull’aumento dell’influenza della Camera. “Quest’anno, con l’inizio del congedo maternità della direttrice Grassi, il consiglio ha dovuto individuare un leader che potesse garantire continuità. Dopo una valutazione interna, mi è stato chiesto di assumere questo ruolo, e ho accettato con entusiasmo”. Barilaro, che ha assunto l’incarico solo due settimane fa, descrive con orgoglio lo stato della Camera di Commercio Italiana all’inizio del suo incarico: “È un’organizzazione snella, con una squadra piccola, ma incredibilmente dedicato. Lo staff non è solo formato da esperti, ma da persone profondamente legate alle loro radici italiane e al lavoro che fanno per creare opportunità commerciali tra Italia e Australia”. La Camera, infatti, ha organizzato oltre 60 eventi nel 2023, un risultato straordinario che testimonia la vitalità dell’organizzazione. Le sue attività spaziano dal supporto alle aziende italiane che vogliono espandersi in Australia, all’assistenza a imprese già consolidate. Barilaro sottolinea l’importanza delle competenze del team: “Nonostante le risorse limitate, la Camera riesce a fornire servizi di alto livello grazie all’esperienza e alla conoscenza del mercato locale. È un modello di efficienza e dedizione al lavoro”.

Negli ultimi anni, si è discusso della possibile abolizione delle Camere di Commercio italiane sia in Italia che all’estero. Barilaro, però, ne evidenzia l’importanza strategica: “Le Camere sono un trait d’union fondamentale tra aziende e istituzioni. Rappresentano un canale privilegiato per le imprese italiane che vogliono entrare nel mercato australiano, ma anche per quelle australiane interessate a investire in Italia”.

Con la sua esperienza come ex ministro del Commercio del New South Wales, Barilaro comprende bene l’impatto economico delle Camere: “Queste istituzioni creano opportunità bilaterali che favoriscono la crescita economica, la creazione di posti di lavoro e il consolidamento delle relazioni internazionali. Eliminare le Camere significherebbe privare le imprese di uno strumento strategico”.

Nonostante il suo incarico sia temporaneo, Barilaro ha chiari obiettivi per il futuro della Camera: “Voglio consolidare le solide fondamenta che sono state costruite negli ultimi anni e lavorare per espandere ulteriormente le adesioni, aumentare gli eventi e rafforzare l’influenza dell’organizzazione. La mia sfida principale sarà trovare nuove opportunità di crescita”. 

Un punto chiave della sua strategia sarà migliorare la comunicazione mediatica: “Dobbiamo raccontare al mondo il lavoro straordinario che facciamo. Comunicare meglio le nostre attività non solo rafforzerà la reputazione della Camera, ma attirerà anche nuovi membri e collaborazioni”.

Barilaro, figlio di migranti italiani, considera quest’incarico una sorta di ritorno alle origini: “Essere parte di questa Camera di Commercio mi permette di restituire qualcosa alla comunità italiana che ha contribuito così tanto alla mia formazione personale e professionale. È come ritrovare casa”.