Un’Italia che progetta, ricorda e innova: è questo il messaggio emerso dalla nona edizione dell’Italian Design Day, celebrata all’Istituto Italiano di Cultura di Sydney, con la conferenza ‘Beyond Form: Voices, Visions and Innovations in Italian Design’ e l’apertura della mostra fotografica ‘Fotografia alla Carriera’.
L’evento, promosso dall’ambasciata d’Italia a Canberra, il consolato generale d’Italia a Sydney, l’Istituto Italiano di Cultura e altri enti del Sistema Italia come Camera di Commercio e Italian Trade Agency, ha visto protagonisti tre nomi di rilievo nel panorama architettonico e accademico: l’architetto Alfonso Femia, in dialogo con il dottor Luciano Cardellicchio (UNSW) e la professoressa Melonie Bayl-Smith (UNSW).
Il cuore della conversazione ha esplorato il design italiano come linguaggio vivo, capace di unire estetica, funzione e diversità ricollegando il discorso al tema dell’edizione di quest’anno del Design Day, ‘Diseguaglianze-Inequalities’.
“Attraverso le pratiche del design, la trasformazione urbana e le nuove tecnologie, il design si afferma come atto culturale e sociale”, hanno sottolineato i relatori, evidenziando l’unicità del pensiero progettuale italiano, sempre in equilibrio tra memoria e innovazione.
Durante l’evento è stata inaugurata la mostra ‘Fotografia alla Carriera’, un tributo della fotografia italiana ai Maestri del Compasso d’Oro dedicata alle carriere all’interno dell’ADI Design Museum.
L’esposizione celebra i volti e le mani che hanno plasmato l’identità del Made in Italy.
Per chi desidera immergersi in questa narrazione fatta di visioni, materiali e storie, la mostra sarà visitabile gratuitamente fino al 12 maggio presso la sede dell’Istituto (125 York Street, Sydney).