MOSCA - Mentre i sistemi di difesa aerea respingevano uno dei più imponenti attacchi di droni ucraini dall’inizio del conflitto, un nuovo attentato dinamitardo ha sconvolto il quadrante sud di Mosca, provocando la morte di due agenti di polizia e di un sospettato.
L’esplosione è avvenuta intorno all’1:30 del mattino (ora locale) in via Yeletskaya. Secondo la ricostruzione ufficiale del Comitato Investigativo della Federazione Russa, due agenti della polizia stradale hanno notato una persona sospetta nei pressi di un’auto di pattuglia.
Le versioni sull’accaduto sono ancora parzialmente contrastanti. Alcuni testimoni riferiscono che un ordigno sarebbe stato lanciato attraverso il finestrino dell’auto da persone poi viste in fuga. Un’altra ipotesi suggerisce che la bomba fosse stata posizionata sotto il veicolo e sia detonata nel momento in cui gli agenti si sono avvicinati per il controllo.
Oltre ai due poliziotti, deceduti in ospedale per le gravi ferite riportate, è morto anche il sospetto che si trovava nell’area dell’esplosione.
L’incidente non è casuale: via Yeletskaya (con la vicina via Yaseneva) è lo stesso luogo in cui, solo due giorni fa, è stato ucciso il tenente generale Fanil Sarvarov, alto ufficiale a capo del dipartimento di addestramento dello Stato Maggiore russo, anche lui vittima di un’autobomba. La zona, situata vicino a una stazione di polizia, appare ora come l’obiettivo di una cellula operativa che colpisce in modo mirato i vertici militari e le forze di sicurezza.
Parallelamente all’attentato terrestre, la Russia ha dovuto affrontare un’offensiva aerea senza precedenti. Il ministero della Difesa russo ha dichiarato di aver abbattuto ben 172 droni ucraini nel corso della notte.
L’attacco si è concentrato nella regione di Bryansk, dove la contraerea ha dovuto abbattere ben 110 droni in poche ore. Anche la capitale non è stata risparmiata: secondo il sindaco Sobyanin, quattro velivoli sono stati intercettati alle porte della città, con almeno due di essi che puntavano direttamente verso il centro di Mosca. Nella regione di Tula, l’impatto dei rottami di un drone ha innescato un incendio all’interno di uno stabilimento industriale, mentre la pioggia di fuoco ha interessato a macchia d’olio altre nove regioni, da Belgorod fino a Smolensk.