QUITO - Un’esplosione ha scosso la raffineria di Esmeraldas, la più grande dell’Ecuador, situata nel nord-ovest del Paese.
L’incidente si è verificato intorno a mezzogiorno di ieri, quando un camion cisterna, incaricato di rimuovere le acque oleose accumulate nei canali della raffineria, ha preso fuoco e successivamente è esploso.
Il liquido trasportato era una miscela di acqua e idrocarburi risultante dal processo di raffinazione.
Due lavoratori sono rimasti feriti: Boris Olives, l’autista del camion, e Luis Bone, un operatore della raffineria. Entrambi hanno riportato ustioni di primo e secondo grado e sono stati trasportati rispettivamente alla clinica dell’Iess di Esmeraldas e all’ospedale Metropolitano di Quito.
Petroecuador, la compagnia petrolifera statale, ha confermato l’incidente e ha dichiarato che la situazione è ora sotto controllo.
La raffineria di Esmeraldas, con quasi 50 anni di attività, ha una capacità di lavorazione di 98mila barili di petrolio al giorno e produce carburanti come diesel, benzina ad alto numero di ottani e gas per uso domestico.
Nonostante l’accaduto, Petroecuador ha assicurato che l’approvvigionamento di combustibili non è stato compromesso e che le esportazioni di petrolio proseguono come previsto.
L’azienda ha anche comunicato che le autorità competenti stanno indagando sulle cause dell’esplosione e hanno avviato una valutazione approfondita per prevenire futuri incidenti simili.