CATANIA - Si sta operando per un graduale rientro alla normalità nella zona delle vie Kertesz, Gualandi e Capo Passero di Trappeto Nord, a San Giovanni Galermo, quartiere di Catania colpito da violente esplosioni che hanno causato 14 feriti di cui due gravi. La causa sarebbe una fuga di gas. Lo fa sapere il Comune di Catania in una nota.
L’obiettivo dei vertici aziendali di Catania Rete Gas, azienda partecipata del Comune di Catania che gestisce la rete metanifera, è restituire quanto prima la fornitura di gas ai residenti di tutta la zona, circa ventimila abitanti complessivamente. L’erogazione era stata sospesa per evidenti ragioni di sicurezza. Il servizio verrà ripreso quando ci sarà certezza sulla regolarità del sistema di approvvigionamento, a completamento degli interventi di ripristino e dei serrati controlli in corso sulla rete di distribuzione del metano.
La Procura ha aperto un’inchiesta sull’esplosione, e il reato ipotizzato è disastro colposo.
Intanto, continuano a lavorare tra le macerie dell’esplosione i vigili del fuoco, a scavare e rimuovere detriti con operazioni di smassamento.
Le attività di ricerca sotto le macerie hanno dato al momento esito negativo e il bilancio complessivo è di 14 persone ferite e condotte in ospedale. Quattro vigili del fuoco, coinvolti dall’onda d’urto, sono stati condotti successivamente in ospedale per accertamenti.
È stato ritrovato l’uomo che si temeva potesse essere sotto le macerie della palazzina: si era allontanato dalla zona. L’allerta era scattata dopo che un familiare lo aveva cercato dicendo non riuscire a mettersi in contatto con lui, ma qualcuno aveva detto di averlo visto fuggire dopo il boato.
La Questura di Catania sta curando l’aspetto dell’ordine pubblico, anche con azioni preventive “anti sciacallaggio”. Dopo il controllo dei vigili del fuoco sulla staticità delle abitazioni, i residenti sfollati potranno o rientrare o andare a recuperare beni personali.