TORINO - “Mi ha detto che sarei stata la prossima Giulia Cecchettin o Giulia Tramontano”, ha riferito in aula, a Torino, l’ex compagna di Lorenzo Venera, noto con il nome d’arte Amnesia, concorrente di una delle edizioni passate del programma Amici

Chiamata a testimoniare, la donna ha raccontato di essere stata minacciata di morte in due occasioni, tra il 2023 e il 2024, con riferimenti espliciti ai noti casi di femminicidio. L’uomo, difeso dall’avvocato Roberto Saraniti, è imputato per maltrattamenti e gravi minacce, accuse che coprono un arco temporale dal 2018 al 2024.  

La relazione era cominciata nel 2017, quando i due si conobbero e iniziarono successivamente a convivere in un appartamento di proprietà del padre di lui. Il rapporto, segnato da continue rotture e riavvicinamenti, si è protratto fino all’inizio di novembre 2024. 

Oggi l’ex compagna è parte civile nel processo, assistita dall’avvocata Gabriella Boero. Il comportamento dell’imputato sarebbe stato segnato da un controllo ossessivo del telefono della donna e da atti violenti: schiaffi in volto, pugni alla testa, strattoni, capelli tirati. 

Nel corso delle liti, l’uomo avrebbe pronunciato frasi come “Ti ammazzo” o “Un incidente può sempre capitare...”, durante alcuni episodi di gelosia risalenti al 2022. 

Il procedimento ha avuto inizio grazie all’intervento di una vicina che, la notte di Halloween, allarmata dalle urla chiamò i carabinieri. In quel momento, era in corso l’ennesimo scontro tra i due, durante una festa di compleanno.  

I militari intervennero e condussero entrambi in caserma: da lì si attivò la procedura del Codice Rosso e poche settimane dopo, per Venera scattarono prima la custodia cautelare in carcere e poi i domiciliari. 

Nel corso dell’udienza ha deposto anche un’altra ex convivente dell’artista torinese, che ha denunciato episodi simili di maltrattamenti.