ROMA - I 117 cardinali elettori sono entrati ufficialmente in Conclave per eleggere il successore di Papa Francesco.  

L’ingresso nella Cappella Sistina è avvenuto in modo solenne, con i porporati che hanno intonato il tradizionale Veni Creator Spiritus per invocare l’assistenza dello Spirito Santo.  

Dopo il giuramento di riservatezza, il momento culminante del rito è arrivato con l’Extra omnes (“Fuori tutti”), pronunciato dal Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie, monsignor Diego Ravelli, che ha ordinato a tutti gli estranei di lasciare la Cappella Sistina, sigillandone le porte. 

Da questo momento, i cardinali sono isolati, senza contatti con l’esterno, e tutti i dispositivi elettronici, inclusi i telefoni, sono banditi. Per garantire il massimo della riservatezza, sono stati attivati i cosiddetti jammer per bloccare ogni comunicazione. 

Oggi pomeriggio si terrà un solo scrutinio, mentre nei giorni successivi, se il Papa non sarà eletto già al primo scrutinio, i cardinali procederanno con due votazioni al giorno, una al mattino e una al pomeriggio.  

La fumata che uscirà dal comignolo della Sistina sarà nera se non ci sarà un accordo, bianca quando il nuovo Papa sarà eletto, e questo darà il via all’annuncio ufficiale. I dettagli delle votazioni, che vengono sempre conteggiate pubblicamente, saranno seguiti minuto per minuto, con il mondo intero in attesa del risultato. 

La Città del Vaticano, intanto, è sotto una sorveglianza senza precedenti, con più di quattromila agenti delle forze dell’ordine schierati, con un doppio sistema di controlli e metal detector per i fedeli che arriveranno a Piazza San Pietro, sistemi anti-drone e misure per isolare le frequenze telefoniche e satellitari.  

In piazza San Pietro, la folla è attesa per il momento della fumata bianca, evento che radunerà migliaia di persone. Si prevede che tra San Pietro e via della Conciliazione possano arrivare fino a 250.000 persone, come già successo durante le esequie di Papa Francesco. La sicurezza è stata organizzata anche per la cerimonia di intronizzazione del nuovo Papa, che si terrà subito dopo l’elezione.