BRUXELLES - Meta potrebbe chiudere Facebook e Instagram in Europa se non sarà risolta la diatriba sui dati personali. È lo scenario ipotizzato da Mark Zuckerberg nel rapporto annuale della società alla Sec.
Al centro dello scontro c’è il trattamento dei dati personali: se a Meta non verrà concessa l’opzione di trasferire, conservare e usare i dati dei suoi utenti europei sui server americani allora il colosso potrebbe essere costretto a chiudere alcune delle sue attività in Ue.
“Non abbiamo assolutamente alcun desiderio e alcun piano di ritirarci dall’Europa”: lo riferisce un portavoce di Meta, la società sotto il cui cappello sono Facebook, Instagram, WhatsApp e Messenger.
“Le aziende fondamentalmente hanno bisogno di regole chiare e globali per proteggere a lungo termine i flussi di dati tra Stati Uniti e Ue, e come più di 70 altre aziende in una vasta gamma di settori, mano mano che la situazione si evolve, stiamo monitorando da vicino il potenziale impatto sulle nostre operazioni europee”.
“Semplicemente Meta, come molte altre aziende, organizzazioni e servizi - aggiunge il portavoce della società - si basa sul trasferimento di dati tra l’Ue e gli Stati Uniti per poter offrire servizi globali. Come altre aziende, per fornire un servizio globale, seguiamo le regole europee e ci basiamo sulle Clausole contrattuali tipo (Standard Contractual Clauses) e su adeguate misure di protezione dei dati”.
“[L’annuncio di Meta] è molto recente e non abbiamo commenti da fare al momento, [tuttavia] una cosa deve essere assolutamente chiara: l’Ue stabilisce la sua legislazione tenendo conto dei nostri valori, degli interessi dei consumatori e dei cittadini”. Lo ha detto il portavoce della Commissione europea, Eric Mamer. “[L’Ue tiene] ovviamente conto dei punti di vista espressi dagli operatori economici, ma agisce autonomamente quando deve stabilire i suoi regolamenti”, ha ribadito il portavoce.
Nel frattempo, è stato annunciato che Peter Thiel, miliardario della Silicon Valley e consigliere dell’ex presidente Donald Trump, lascerà il Consiglio di amministrazione di Meta. La società ha dichiarato lunedì che Thiel rimarrà in carica fino alla prossima riunione degli azionisti di Meta entro la fine dell’anno, in occasione della quale non si ricandiderà.
Thiel è entrato a far parte del Consiglio di Facebook nel 2005, un anno dopo la fondazione dell’azienda e sette anni prima del suo debutto a Wall Street. Ma è stato una figura sempre più polarizzante tra i direttori della compagnia a causa della sua politica conservatrice.
Thiel ha partecipato attivamente alla campagna elettorale del 2016 di Donald Trump, donando ingenti somme di denaro e parlando in suo favore alla Convention nazionale repubblicana. Quando Trump è diventato presidente, Thiel ha lavorato nel suo team di transizione partecipando alla nomina di vari funzionari governativi, incluso l’ex capo dello staff di Thiel Capital, Michael Kratsios.