LONDRA - A pubblicare le preoccupanti rivelazioni di una direttrice regionale presso l’organizzazione di ricerca Ventavia Research Group, incaricato di svolgere una parte della sperimentazione sul vaccino per conto della casa farmaceutica Pfizer, è stato l’autorevole British Medical Journal, che ha ritenuto attendibile quanto dichiarato dalla whistleblower.

In pratica, pare che la Ventavia, incaricata di condurre test su un migliaio di persone, rispetto al totale di 44mila che hanno sperimentato il vaccino Pfizer, abbia falsificato i dati, impiegato vaccinatori non adeguatamente formati, inficiato l’integrità delle analisi in “doppio cieco” (sia i soggetti esaminati sia gli sperimentatori ignorano informazioni importanti che potrebbero influenzare i risultati), e sia stata lenta nel seguire gli eventi avversi riportati nello studio cardine di fase 3 di Pfizer. 

Accuse gravissime lanciate da Brook Jackson, direttrice responsabile della Ventavia, con più di 15 anni di esperienza nel coordinamento e nella gestione della ricerca clinica, che ha fornito documenti aziendali interni, foto, registrazioni audio ed email per avvalorare la propria testimonianza e che ha più volte denunciato ai vertici aziendali quanto stava accadendo, sollecitandoli a intervenire e decidendo infine di scrivere direttamente alla Food and Drugs Administration statunitense. 

Per tutta risposta è stata licenziata in tronco dalla Ventavia dopo sole due settimane di lavoro.