LA PLATA – Sono saliti a 96 i morti per fentanyl contaminato, presente in farmaci usati in oltre 200 ospedali dell’Argentina, tutti provenienti da un lotto adulterato della molecola, uscito dai Laboratorios Ramallos e Hlb Pharma.
A Córdoba il piccolo Giovanni, di appena 3 mesi, ha contratto un’infezione, dopo essere stato intubato per un problema sorto subito dopo la nascita, e sedato con fentanyl durante la procedura. Ora rischia sequele mediche per tutta la vita.
È quanto emerge dall’analisi delle cartelle cliniche di pazienti di oltre 200 ospedali, da Buenos Aires a Formosa, da Córdoba a Bahía Blanca. E la cifra potrebbe aumentare.
Il caso è seguito dal giudice federale Ernesto Kreplak della procura di La Plata.
Le indagini ora puntano a verificare se nelle autopsie dei pazienti morti in circostanze sospette si trovano tracce di due batteri due batteri (Klebsiella pneumoniae e Ralstonia pickettii) e se essi coincidono, per genotipo (codice genetico) e fenotipo (caratteristiche osservabili che risultano dall’interazione tra genotipo e ambiente) con quelli che hanno contaminato le fiale del lotto 31.202 del farmaco. Si tratta infatti di due ceppi multiresistenti agli antibiotici.
Tutto è iniziato ad aprile scorso, con il rilevamento, all’Hospital Italiano di La Plata, di un insolito focolaio di malattie respiratorie. Tra maggio e luglio, il numero dei morti è via via aumentato.
L’Anmat, l’agenzia argentina del farmaco, ha proibito la vendita dei lotti contaminati e ha disposto il loro ritiro. Le autorità hanno inoltre sospeso le attività produttive dei laboratori coinvolti (HLB Pharma Group e Laboratorios Ramallo S.A.), fino a quando non saranno ripristinate le condizioni tecniche e sanitarie necessarie a garantire la sicurezza.
Ernesto Kreplak ha ordinato perquisizioni, sequestri di fiale e documenti e ha imposto misure cautelari come il divieto di uscita dal paese e il blocco dei beni per 24 persone indagate, tra cui il titolare dei due laboratori, Ariel García Furfaro, membri della sua famiglia (tutti azionisti delle due aziende) e alti dirigenti e tecnici delle due imprese.
Hlb sostiene di aver iniziato il ritiro in modo volontario, appena avuta notizia della contaminazione, a suo dire frutto di un sabotaggio interno.
Il Pro ha chiesto l’istituzione di una commissione di inchiesta per verificare le coperture politiche di cui ha goduto la famiglia Furfaro, i cui membri già in passato avevano avuto problemi con la giustizia. Ariel García è stato condannato per tentato omicidio, le ispezioni di Anmat ai laboratori avevano evidenziato carenze nella sicurezza e nei requisiti.
Inoltre il laboratorio Hlb Pharma era stato accusato in passato di produrre fentanil “non tracciato”, con il sospetto di alimentare il narcotraffico. In questo contesto risulta sospetta anche l’intenzione di espandere la produzione a Ciudad del Este, vicino alla Triple Frontera (tra Argentina, Brasile e Paraguay), zona di traffico di sostanze illecite.
Le indagini puntano anche a verificare se parte della produzione di fentanil sia stata venduta fuori dai canali ufficiali.
Il dito puntato è contro le commistioni tra affari e politiche, ma anche contro la deregulation imposta dal presidente Javier Milei che andrà a indebolire ulteriormente i controlli in campo sanitario.