Si è chiusa con un grande successo di pubblico la diciannovesima edizione della Festa del Cinema di Roma. La cerimonia di premiazione si è svolta come di consueto nella Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica della Capitale. Premiato come miglior film “Bound in Heaven” della cinese  Huo Xin.

Elio Germano si è aggiudicato il  premio “Vittorio Gassman” come miglior attore per “Berlinguer. La grande ambizione” di Andrea Segre. “Un premio a un attore è sempre un premio al cast e questo è proprio un film corale”, ha  detto Germano. “Mi viene in mente che adesso che facciamo le prime proiezioni dee film, sconvolge soprattutto un po’ le nuove generazioni che si lamentano di non vedere le proprie istanze ascoltate mentre ognuno dovrebbe vedere rispettata la proprio opinione perché c’è scritto nella Costituzione”, ha aggiunto prima di leggere una frase di Enrico Berlinguer: “Se i giovani si impadroniscono di ogni ramo del sapere e si organizzano e lottano al fianco dei lavoratori, degli sfruttati, degli operai non c’è scampo per un vecchio ordine fondato sul privilegio e sull’ingiustizia”. 

Angela Molina ha vinto il premio “Monica Vitti” come migliore attrice per “Polvo serán” di Carlos Marques-Marcet. Gran Premio della Giuria a “La nuit se traîne” di Michiel Blanchart, mentre la miglior regia è di Morrisa Maltz per “Jazzy”, a Christopher Andrews la migliore sceneggiatura per “Bring Them Down”.

La giuria presieduta dal regista, sceneggiatore e produttore Pablo Trapero, affiancato dalla montatrice Francesca Calvelli, l’attrice francese Laetitia Casta, la produttrice Gail Egan e lo scrittore e sceneggiatore Dennis Lehane ha assegnato anche i seguenti riconoscimenti ai film del Concorso Progressive Cinema: premio speciale della Giuria al cast femminile di “Reading Lolita in Tehran” (Leggere Lolita a Teheran). Una giuria presieduta dalla regista e sceneggiatrice Francesca Comencini affiancata dalla produttrice, compositrice e scrittrice Kaili Peng e dall’attore Antoine Reinartz ha assegnato, fra i titoli delle sezioni Concorso Progressive Cinema, Freestyle e Grand Public, il premio Miglior Opera Prima ai film “Bound in Heaven” di Huo Xin (sezione Progressive Cinema) ex aequo “Ciao bambino” di Edgardo Pistone (sezione Freestyle). È stata inoltre assegnata una menzione speciale all’attore LiuHsiu-Fu per “Pierce” di Nelicia Low. Fra i titoli del Concorso Progressive Cinema, gli spettatori hanno assegnato il premio del Pubblico FS, sponsor ufficiale della Festa, al film “Reading Lolita in Tehran ”(Leggere Lolita a Teheran) di Eran Riklis. 

Questa edizione ha fatto registrare  110.000 presenze e 80.000 biglietti venduti con sale piene all’83%. Le proiezioni offerte nelle tre sale dell’Auditorium Parco della Musica, e nelle altre 17 sale cittadine, sono state 447. I film sono stati 160 provenienti da 29 paesi. Numeri eloquenti tanto che la direttrice artistica Paola Malanga, nominata nel 2022, è stata riconfermata in carica anche per un secondo mandato triennale, come annunciato dal presidente della Festa del Cinema di Roma, Salvo Nastasi, nella conferenza stampa finale.
E veniamo ai vincitori di “Alice nella città”, la manifestazione autonoma e parallela che si svolge insieme alla Festa del Cinema di Roma: Miglior film è “Bird” della regista britannica Andrea Arnold, con Barry Keoghan e Franz Rogowsky. A “No More Trouble-Cosa rimane di una tempesta” di Tommaso Romanelli il premio Raffaella Fioretta come miglior film del Panorama Italia; menzione speciale a “Il mio compleanno” di Christian Filippi; premio RB Casting per il migliore attore emergente e la menzione speciale di Unita a Zackari Delmas per “Il mio compleanno” di Cristian Filippi; premio Colorado-Rainbow Miglior Opera Prima a “Rita” di Paz Vega
Cerimonia di premiazione anche per la XIV edizione del “Sorriso Diverso Roma Award”, premio collaterale assegnato alle opere cinematografiche con tematiche sociali partecipanti alla diciannovesima edizione della Festa del Cinema di Roma.

Ad aggiudicarsi il premio per il miglior film italiano è “Non dirmi che hai paura” di Yasemin Samdereli, in collaborazione con Deka Mohamed Osman, incentrato sulla storia vera di Samia Yusuf Omar che nel 2008 a soli 17 anni ha rappresentato la Somalia ai Giochi Olimpici di Pechino, correndo senza velo e divenendo simbolo di libertà e resistenza. Un film forte, capace di comunicare grandi emozioni e impreziosito da una sceneggiatura efficace.

Il premio per il miglior film straniero va a “About Luis” di Lucia Chiarla, un’opera che mette al centro il tema del bullismo, un film acuto e profondo, attraverso un’azione scenica girata interamente dentro e intorno all’abitacolo di un taxi, facendo mostra di un’efficace intuizione registica che ci racconta stereotipi e bullismo attraverso le vicende del protagonista, senza mai metterlo in scena. Edificante ed esemplare, un film da portare nelle scuole di ogni ordine e grado. Il riconoscimento speciale “Il valore educativo del rispetto” è andato a Liliana Segre e al regista Ruggero Gabbai per l’opera “Liliana”, il documentario che ripercorre la vita e la testimonianza della senatrice a vita italiana.