L’Italian Sports Club di Werribee (ISCW) ha celebrato domenica 5 dicembre il 50esimo anniversario.
Posticipato a più riprese a causa della pandemia, l’appuntamento è stato una celebrazione dell’impegno e degli sforzi di decine di volontari di tenere vivo un punto di riferimento per la comunità italiana in quello che un tempo era, e continua a essere, un centro agricolo importante a 30 km da Melbourne.
“Dovevamo celebrare il nostro anniversario lo scorso agosto ma, a causa del lockdown, non siamo riusciti - ha raccontato il presidente John Menegazzo –. Per l’occasione erano presenti molte persone, tra cui Tony Pantano. Questo è stato il primo grande evento di quest’anno ed eravamo tutti così felici di riunirci e di poter finalmente festeggiare insieme dopo così tanti mesi spesi in lockdown”.
La storia della nascita dell’ISCW non si discosta da quella di molti altri club italiani in Victoria: un gruppo di connazionali si incontrò per la prima volta agli inizi degli anni Settanta per creare un luogo dove incontrarsi e mantenere vive tradizioni e usanze del Paese d’origine.
Ben Fabretto, primo presidente e tra i presenti a quel primissimo incontro di volontari, sottolinea come al centro del progetto ci fossero le famiglie e la creazione di uno spazio inclusivo per tutti.
Venne deciso di fare una colletta e i soci fondatori diedero un contributo finanziario per muovere i primi passi. Il primo comitato venne formato nel 1971 con a capo Fabretto, friuliano d’origine e professionista affermato in campo immobiliare, e l’anno successivo venne acquistato il terreno dove ancora oggi è situata la sede del club, ricorda John Menegazzo, attuale presidente del sodalizio e socio dell’ISCW da 46 anni.
L’edificio originale venne inaugurato nel 1974 alla presenza dell’allora leader dell’opposizione federale Billy Snedden e dell’arcivescovo Frank Little. Una serata memorabile che Christine Menegazzo, attuale membro del comitato e figlia di uno dei fondatori, ricorda benissimo dato che era tra i giovanissimi volontari che servivano ai tavoli.
Da subito, l’ISCW divenne un luogo amato dalla comunità locale e gestito da un comitato di volontari appassionati, assistito a sua volta da altri gruppi – bocce, giovani e Ladies Auxiliary.
Il club crebbe ulteriormente nel corso degli anni e, con l’espansione dei servizi e dei locali, fu necessario impiegare personale stipendiato.
Tra il 2005 e il 2006, la sede venne ristrutturata e, a dicembre 2006, fu Julia Gillard a inaugurare i nuovi spazi. Da allora, l’ISCW è un punto di riferimento sociale e sportivo per tutti i residenti di Werribee e dei sobborghi limitrofi, non solo per la comunità italiana locale e conta oltre quattromila soci.
A dispetto dello stallo causato dai ripetuti lockdown, il comitato continua ad avere progetti per migliorare il club ed espandere la propria clientela, con la visione di includere sempre più giovani.
Al momento il comitato già conta diversi membri della seconda generazione, figli dei fondatori che considerano l’ISCW molto più di un club, bensì un’estensione della propria famiglia.
Questo attaccamento vale anche per alcuni membri dello staff: Nancy Alifranco iniziò a lavorare al club come volontaria ancora adolescente, e ora supervisiona il bistrò. Natalie Hudson, invece, si occupa di amministrazione e iniziò a lavorare al club ad appena 17 anni.