Tra le tante belle auto che la FIAT ha fornito al mondo, due modelli che lo hanno davvero cambiato sono sicuramente la 500 e la 600 – due cosiddette macchine ‘supermini’.
Queste appaiono per la prima volta negli anni ‘50 e rappresentano un elemento essenziale del boom economico dell'Italia di quegli anni.
Gli ingegneri lavorano per progettarle, acciaierie vengono costruite per produrre l'acciaio necessario, mentre gli operai si riversano nelle fabbriche di Torino per assemblarle.
Allo stesso tempo, l'Italia comincia a sviluppare la sua rete stradale, in particolare le autostrade, e le famiglie cercano la libertà di un‘auto economica, che permetta loro di spostarsi per andare al lavoro e in vacanza insieme.
La FIAT 600 originale esce nel 1955 e l’ultimo esemplare scende dalla linea di produzione in Italia nel 1969. È una macchina pratica e l'azienda ne vende milioni di esemplari in questo periodo. Il suo prezzo originale è di sole 590.000 lire - un vero affare oggi.
La FIAT riconosce subito le possibilità commerciali all’estero e dà anche in licenza la sua produzione a società in altri paesi. Questi includono la Spagna (SEAT), la Germania (NSU FIAT) e il Sud America. In Jugoslavia la Zastava 600 (750 dal 1962 con un motore più grande), conosciuta affettuosamente come Fičo o Fičko, è subito un best-seller locale.
Mentre la 600 rappresenta uno dei successi dell’economia capitalista italiana, in Jugoslavia l’equivalente Zastava è una vittoria dell’economia comunista locale.
Uscita per la prima volta dalla fabbrica Zastava in Serbia, su licenza nel 1955 e il design originale della 600, con solo limitate modifiche, continua ad essere prodotta nella stessa fabbrica fino al 1985.
Incredibilmente, tra gli anni 1977 e 1984, la Zastava è anche esportata in formato ‘kit’ in Colombia, dove è assemblata in fabbrica e venduta come FIAT 750Z.
La FIAT 500 originale (tecnicamente la Nuova 500) è prodotta per la prima volta in Italia nel 1957. È così piccola (eppure spaziosa!) che oggi sembra quasi un giocattolo.
Ha un peso di soli 499 chili. È anche 24,5 centimetri meno lunga della 600, e si vende al prezzo molto economico di 465.000 (o di 490.000 lire se si vuole la versione più ‘lussuosa’).
Il design originale si basa sulla coccinella, dando all’auto la sua forma unica. La 500 è pensata per le famiglie della classe operaia e le persone che fino a quel momento si sono potute permettere solo le motociclette.
Ci vuole un po’ di tempo prima che catturi l’immaginazione del pubblico italiano, ma col passare del tempo diventa un vero classico del design italiano. Si produce su licenza anche all’estero, ad esempio dalla Puch in Austria, e dalla Simca in Francia.
Ma forse la rivisitazione più sorprendente della 500 è quella della NSU FIAT in Germania, che tra il 1959 e il 1963 produce gli straordinari modelli Weinsberg 500 Limousette e Coupé.
Per l’osservatore moderno, queste sono affascinanti macchine giocattolo per adulti – sempre con una base italiana.
FIAT 500 e 600: due stelle del design italiano degli anni ‘50
L'Italia è nota per il suo successo nel design del settore automobilistico.