CANBERRA – Due domeniche fa, era stata la giornalista e commentatrice politica Niki Savva (per molti anni addetta stampa dell’ex ministro del Tesoro, Peter Costello, ndr) la prima a parlare del Female Facilities and Water Safety Stream (FFWSS), un programma governativo per finanziamenti finalizzati a facilitare la  partecipazione femminile agli sport comunitari, annunciato dal primo ministro, assieme all’allora ministro dello Sport, Bridget McKenzie, lo scorso marzo.
Come noto, lo scandalo dei finanziamenti a club e associazioni sportive è costato la posizione ministeriale e quella di vice leader Nazionale alla senatrice McKenzie (il ministro ha rassegnato le dimissioni per conflitto d’interesse avendo accordato un finanziamento a un club di tiro sportivo del quale era socia, ndr).
La senatrice si è difesa dalle accuse di aver manipolato gli stanziamenti per privilegiare club situati in seggi marginali, dicendo che i progetti finanziati erano tutti ammissibili e che per buona parte erano finalizzati a incoraggiare la partecipazione di donne allo sport, attraverso la costruzione di spogliatoi per loro.
Savva, ospite del programma Insiders, in onda su ABC Tv, si era chiesta come mai per gli spogliatoi delle donne non fossero stati usati i fondi del FFWSS – 150 milioni di dollari stanziati nel budget 2019 – al fine di costruire proprio spogliatoi e piscine.
Da quanto emerso la settimana scorsa i fondi del programma FFWSS sono stati distribuiti prima delle ultime elezioni, senza nessuna gara d’appalto, per contribuire alle spese di costruzione di piscine, in 11 seggi detenuti dalla Coalizione.
Infatti, il 40% dell’intero stanziamento da 150 milioni è andato a due seggi liberali: quello ultra marginale di Corangamite (Vic), perso dalla Coalizione alle votazioni dello scorso maggio, e quello di Pearce (WA), dove è stato riconfermato il ministro della Giustizia, Christian Porter.
Il governo ha detto di aver mantenuto una promessa elettorale.
Nel comunicato stampa per annunciare il nuovo programma, nel marzo 2019, venivano promesse ulteriori informazioni dopo le elezioni e un documento preparato dal dipartimento delle Infrastrutture indicava che le linee guida sarebbero state presentate a giugno 2019.
Ma le linee guida non sono mai state pubblicate e il fondo quadriennale, praticamente prosciugato.
Tra i finanziamenti, quello da 20 milioni di dollari per una piscina olimpionica assegnato al Consiglio comunale locale della cittadina di Torquay (Vic), che ha appreso la notizia dalla prima pagina del quotidiano  Geelong Advertiser, un mese prima delle elezioni. Altri 10 milioni sono stati stanziati per il centro acquatico di Bellarine, sempre nel seggio di Corangamite. Dopo gli studi di fattibilità, non ci sono garanzie che i due progetti verranno mai intrapresi.
Venti milioni sono stati stanziati per il seggio di Pearce, inclusi 25 milioni per il centro sportivo acquatico di Ellenbrook.
Altri 27 milioni sono stati convogliati nei seggi liberali di Canning e Swan (WA), entrambi nel mirino dei Laburisti alle ultime elezioni.
Al Consiglio comunale di George River, a Sydney, sono stati assegnati 5 milioni per la piscina di Kogarah, il 14 maggio scorso, quattro giorni prima delle elezioni.  La piscina – che ironicamente, nonostante il finanziamento, è stata chiusa due mesi più tardi a causa di perdite – è situata nel collegio elettorale di Cook, detenuto dal primo ministro Scott Morrison.
Il programma, assegnato al dipartimento delle Infrastrutture di responsabilità del vice primo ministro, Michael McCormack, è stato gestito dal ministero della Sanità, con la supervisione, da agosto scorso, del ministro dello Sport Richard Colbeck.
Il ministero della Sanità, in un terso comunicato, ha fatto sapere che “il programma di finanziamenti non era aperto a gare d’appalto, e gli stanziamenti sono selezionati dal governo, nella persona del senatore Colbeck, in consultazione con il primo ministro”.