CANBERRA - Gli sconti sulle bollette della luce avranno termine il 31 dicembre e non verranno rinnovati.

Il ministro del Tesoro Jim Chalmers ha ufficializzato oggi la decisione, chiudendo definitivamente il programma di rebate che nel 2024 e nel 2025 aveva garantito fino a 450 dollari per nucleo familiare. Una scelta definita “difficile”, maturata mentre il costo dell’elettricità è cresciuto del 37 per cento in un solo anno e le famiglie in difficoltà sono aumentate in maniera rilevante.

“Abbiamo invitato gli australiani a non prendere in considerazione questi sussidi come permanenti - ha detto Chalmers a Canberra -. Segnano un passaggio dagli aiuti temporanei a un sostegno stabile attraverso il sistema fiscale.” Con i tre provvedimenti di tagli alle tasse già approvati, il governo sostiene che i contribuenti potranno contare su circa 50 dollari a settimana aggiuntivi, da usare anche per fronteggiare le bollette.

La decisione viene annunciata in un contesto complicato: a ottobre, l’inflazione ha raggiunto il 3,8 per cento, ben oltre il target della Reserve Bank, spingendo i mercati a scommettere su un rialzo dei tassi d’interesse nel 2026. Economisti come Chris Richardson hanno però accolto positivamente la fine degli sconti, definendola “una buona notizia” perché i rebate rischiano di alimentare ulteriormente la pressione sui prezzi.

Ma la realtà per molte famiglie resta difficile: oltre 205mila utenti risultano in ritardo con i propri fornitori di energia, un aumento di 68mila casi dall’insediamento del governo Albanese. Nel frattempo, gli operatori segnalano che le richieste di assistenza per il pagamento delle bollette sono cresciute del 50 per cento nell’ultimo anno.

Secondo Chalmers, gli sconti furono introdotti quando l’inflazione sfiorava l’8 per cento e non erano ancora stati riscritti i tagli fiscali. “Ora la struttura del sostegno deve cambiare”, ha ribadito. Il ministro ha anche affermato che la fine dei rebate non dovrebbe modificare sensibilmente le previsioni d’inflazione nel prossimo aggiornamento dei conti previsto per il bilancio di metà anno fiscale, pur ammettendo che i nuovi dati economici verranno integrati.

Resta però il fatto che la fine degli sconti farà emergere nuovamente il peso pieno delle bollette su milioni di famiglie, mentre il governo punta sulla leva fiscale come principale strumento per allentare la pressione del costo della vita.