ROMA - Nonostante le stringenti regole imposte alle manifestazioni di piazza, anche durante lo scorso fine settimana sono andate in scena in diverse città italiane numerose e partecipate proteste contro l’obbligo vaccinale e l’uso del Green pass sui luoghi di lavoro.
La più partecipata è stata certamente la manifestazione di Roma a Piazza San Giovanni, dove sono confluiti molti movimenti da tutta Italia, compresa una folta delegazione di portuali di Trieste, che hanno svolto anche il compito di servizio d’ordine dell’iniziativa. Nella piazza, che secondo gli organizzatori è stata riempita da migliaia di persone, intorno a 30mila, la protesta ha preso di mira soprattutto il premier Mario Draghi, definito il “nemico pubblico numero uno” e in generale l’intero governo.

A intervenire dal palco la senatrice del Movimento 5 Stelle, Bianca Laura Granato che ha sollevato il tema sul fatto che “nessun dibattito si è mai sollevato, né in aula né in Commissione, sui diritti costituzionali calpestati” di chi si rifiuta di fare il vaccino, l’attore Enrico Montesano e l’ex nunzio apostolico negli Stati Uniti, monsignor Carlo Maria Viganò, che si è rivolto alla piazza in un video trasmesso nel corso del sit in. Scarsa è stata stavolta la partecipazione di movimenti di ultradestra, mentre a manifestare poco lontano contro lo stato di emergenza voluto dal governo e “il ricatto per lavorare” sono stati invece alcuni gruppi della sinistra antagonista romana, dei centri sociali e dei sindacati di base. Durante la giornata non sono state segnalate tensioni con le forze dell’ordine e tutto si è svolto mantenendo l’ordine.

Più movimentata invece, anche se meno partecipata, è stata la manifestazione di Milano, in piazza XXV aprile, organizzata dal movimento Italexit di Gianluigi Paragone e alla  quale ha partecipato il premio Nobel e virologo francese  Luc Montagnier. Per Montagnier, fortemente contrario soprattutto alla vaccinazione dei bambini, i vaccini contengono una “proteina tossica” e non sono efficaci. “Contrariamente a quanto è stato detto inizialmente, questi vaccini non proteggono assolutamente e sta venendo fuori piano piano. Lo stanno scoprendo gli scienziati e gli stessi malati che il vaccino non funziona e invece di proteggere può favorire altre infezioni” ha sostenuto il virologo.

Dal palco di Milano è poi intervenuto anche l’ex campione di motociclismo Marco Melandri, che ha chiesto di ridare “la libertà ai ragazzi di fare sport”, e il noto leader internazionale no-vax Robert Kennedy Junior. Infine c’è stato l’intervento dell’organizzatore, il senatore Gianluigi Paragone che ha invitato la Rai ad “accogliere nelle sue trasmissioni anche tesi diverse, come quelle del professor Montagnier, rispetto a quelle di virologi finanziati dall’industria farmaceutica”.
Altre manifestazioni, ma molto meno partecipate, si sono svolte poi a Napoli, Genova e Torino.