La legislazione che ha aperto la strada al NSW per aggiungersi agli stati del paese ed introdurre la morte volontaria assistita (VAD) fu approvata lo scorso anno.
La legge dispone che le persone con una malattia o una condizione medica in fase avanzata ed in progresso, che si prevede possano causare la loro morte entro sei mesi (o 12 mesi per malattie neurodegenerative come la malattia dei motoneuroni), possono accedere al VAD a condizione che soddisfino tutti i criteri di ammissibilità.
Il richiedente deve avere almeno 18 anni ed essere cittadino australiano, residente permanente o residente in Australia da almeno tre anni prima di poter presentare la prima richiesta.
Viene inoltre posta la condizione che abbia vissuto nel NSW per almeno 12 mesi, fatte salve eccezioni particolari.
Il richiedente deve godere di capacità decisionale, la capacità di scegliere di porre fine alla propria vita senza coercizioni esterne e di aver mostrato continuità nella sua volontà di compiere il passo.
La legislazione stabilisce inoltre che il richiedente non ha diritto al VAD solo perché ha una disabilità, perché soffre di demenza o di disturbi mentali.
Il paziente è tenuto in prima istanza a sottomettere la propria volontà ad un medico, che può essere il suo medico di famiglia.
Tale richiesta verrà successivamente vagliata da professionisti che hanno seguito una formazione specialistica VAD.
Nel caso in cui il medico non disponesse della formazione adeguata, il richiedente può rivolgersi ad un medico con formazione VAD tramite il NSW Voluntary Assisted Dying Care Navigator Service.
La richiesta deve essere approvata o respinta entro due giorni.
I medici possono rifiutare la richiesta se si oppongono in coscienza alla pratica.
Lo schema VAD nel NSW è sostanzialmente simile alle leggi di altri stati, con alcune differenze.
Nel NSW, il VAD può essere sollevato dal paziente o da un medico durante la discussione. Lo stesso vale per il Western Australia, per la Tasmania e per il Queensland.
Nel Victoria e nel South Australia, ai medici non è consentito proporre il VAD ai pazienti.
I pazienti nel NSW hanno anche la possibilità di assumere i farmaci VAD da soli o di farseli somministrare da un medico.
Victoria e South Australia richiedono che siano i pazienti a somministrare il farmaco da se stessi. Se non sono in condizioni di farlo fisicamente, un medico può somministrarlo per loro.
Nel NSW, il personale medico che abbia una obiezione di coscienza alla pratica non è tenuto a fornire alcuna informazione relativa al VAD a un paziente che ne faccia richiesta.
Lo stesso vale per Victoria, Queensland e South Australia.
Per il Western Australia, un professionista è obbligato a fornire informazioni sui VAD anche se ha un’obiezione di coscienza.
La Tasmania richiede al personale medico di fornire al paziente i dettagli di contatto della Commissione VAD indipendentemente dal fatto che approvino o meno la sua scelta.