LEVANTO (La Spezia) - Il Comune di Levanto è pronto ad affidarsi a un legale per chiedere il danno di immagine a tutela dell’ente, in seguito ai commenti apparsi su alcuni social network dopo la rottura della condotta a mare del depuratore lo scorso luglio.
La Giunta ha dato parere favorevole ad “autorizzare il sindaco, nella sua veste di legale rappresentate del Comune, a intraprendere tutte le iniziative utili a tutela della dignità, dell’immagine e del decoro dell’ente”. I fatti risalgono a luglio, quando si era aperta una falla nel tubo della condotta a mare dell’impianto nella zona della “spiaggia dei cani”, sotto la pista ciclopedonale che rientra nel territorio del Comune di Bonassola. Un fatto che in piena estate aveva sollevato polemiche tra i levantesi, tanto da aprire dibattiti sui social network. Discussioni che il sindaco Ilario Agata, già all’epoca dei fatti, aveva giudicato “privi di fondamento e lesive dell’immagine di Levanto”.
Il Comune di Bonassola aveva emesso l’ordinanza di divieto di balneazione, così anche il sindaco Giorgio Bernardin si è affidato a un legale ma per valutare il possibile danno di immagine nei confronti di Acam e di chi doveva garantire l’efficienza delle condotte. Posizione del tutto diversa quella del sindaco di Levanto, Ilario Agata, che aveva richiesto le analisi delle acque all’interno del golfo.
“Dalle analisi effettuate da Arpal nel golfo di Levanto sono risultati valori rispondenti ai parametri di legge, per cui non sussistevano le motivazioni per l’emissione di un’ordinanza di divieto di balneazione né di una segnalazione di inesistente inquinamento.