MEDELLÍN - Almeno 18 persone hanno perso la vita e 13 risultano ancora disperse a causa di una frana che ha colpito martedì 25 giugno la località di Granizal, al confine tra Medellín e Bello, nel dipartimento di Antioquia, Colombia.
Il disastro è stato provocato da forti piogge, che hanno causato il cedimento di una collina, seppellendo numerose abitazioni precarie durante la notte.
Le autorità locali, in coordinamento con la Unità nazionale per la gestione del rischio di disastri (Ungrd), hanno avviato operazioni di soccorso con oltre 100 volontari e tecnici specializzati.
Finora sono stati recuperati 18 corpi, 23 persone sono state tratte in salvo e almeno 70 animali domestici sono stati recuperati, secondo quanto comunicato dalla Difesa civile colombiana. Le ricerche proseguono senza sosta, con l’impiego di squadre cinofile, escavatori e mezzi per la rimozione delle macerie.
Più di 625 persone sono state evacuate e ospitate in cinque centri di accoglienza temporanei, mentre il numero totale di strutture d’emergenza messe a disposizione per i nuclei familiari colpiti è salito a 320, secondo quanto dichiarato dal governatore di Antioquia, Andrés Julián Rendón.
Il ministro della Difesa ha dichiarato su X: “Ogni minuto conta. Ogni sforzo vale la pena. La nostra forza pubblica non si ferma: siamo con la comunità per salvare vite, evacuare e mitigare i danni”.

Operazioni di soccorso a Granizal. (Foto: Defensa Civil Colombia)
Questa tragedia avviene proprio nei giorni in cui si ricorda uno dei peggiori disastri naturali della Colombia: il 28 giugno 1974, un altro smottamento travolse la via al Llano a Quebrada Blanca, provocando almeno 500 morti. Oggi, come allora, il Paese affronta la devastazione con solidarietà e mobilitazione collettiva.
Le operazioni continueranno “fino a quando ogni rischio sarà eliminato, ogni persona assistita e ogni famiglia protetta”, ha assicurato la Ungdr.