SPOLETO – Si terrà mercoledì 2 luglio alle ore 18.30, al Palazzo Due Mondi, l’incontro Il Cantico delle Creature: un testo seraficamente polemico, conferenza del professor Rodney John Lokaj, docente di filologia italiana all’Università di Enna “Kore”, organizzata dal Lions Club di Spoleto in occasione del Festival dei Due Mondi.
L’appuntamento si inserisce nel programma delle celebrazioni per gli 800 anni dalla composizione del Cantico delle Creature e rappresenta un nuovo capitolo del legame ormai stabile tra Lokaj e il Lions Club. “Diciamo che sono amico del Lions Club, ma non ne faccio parte ufficialmente. È da tre anni che collaboro con loro: durante il Festival mi chiedono di tenere una conferenza su un argomento legato al territorio”, spiega il professore.
Dopo aver affrontato in passato l’epicedio polizianesco in onore di Filippo Lippi e una lettura dantesca del Cantico, quest’anno Lokaj torna a concentrarsi sul testo di Francesco nella sua formulazione originaria, con un taglio filologico e concettuale. “Quest’anno affronteremo il Cantico nella sua forma più diretta, per così dire”, precisa.
L’approccio sarà ancora una volta critico: non un’analisi devozionale, ma un’esplorazione delle tensioni interne al testo, in rapporto al contesto storico e biografico del suo autore. “Francesco lo dettò a Frate Leone nel 1224, da una capanna di giunchi nei pressi di San Damiano. Era ormai in condizioni fisiche disperate: quasi cieco, malato, piagato. Eppure, proprio lì, in quella fragilità estrema, nasce questo testo straordinario”.
Per Lokaj, il Cantico è anche una risposta implicita alla trasformazione strutturale dell’Ordine francescano. “Con la regola del 1223, si proibiva ai frati ogni contatto con le donne, comprese Chiara e la sua comunità. Era un’esclusione netta. Francesco l’accettò, perché doveva obbedire, ma ne fu turbato: si dimise dalla guida dell’Ordine, si ritirò alla Verna – dove, se si crede, ricevette le stigmate – e poi compose il Cantico”.
È in questa chiave che il professor Lokaj definisce il testo “seraficamente polemico”: una forma di reazione poetica all’istituzionalizzazione e all’esclusione. “È un testo programmaticamente inclusivo. Se la regola escludeva, il Cantico include. Basti guardare alla struttura: è costruito su quattro coppie di elementi del creato, maschili e femminili – sole e luna, vento e acqua, fuoco e terra, amore e morte. Francesco mette in scena una coralità cosmica, dove tutto è fratello e sorella, tutti insieme lodano il Creatore”.
Il contenuto della conferenza si fonderà su un’analisi dei manoscritti e sulla riflessione teologica del testo, con attenzione particolare al codice 338 del Sacro Convento di Assisi, la più antica testimonianza del Cantico. “Mi occupo di testi, manoscritti, fonti. E quest’anno era impossibile non occuparsi del Cantico, perché ricorrono gli 800 anni dalla sua composizione”, osserva il docente.
L’evento si svolgerà in forma partecipativa, senza barriere accademiche. “Non sarà una lezione cattedratica: invito sempre il pubblico a intervenire, a porre domande. L’obiettivo è riflettere insieme su un testo che tutti pensiamo di conoscere, ma che pochi leggono davvero in chiave critica”.
Particolare attenzione sarà data anche alla terminologia utilizzata da Francesco. “Laudato si’, mi’ Signore, cun tucte le tue creature è un’espressione teologicamente densa. Il termine ‘creatura’, ad esempio, è un tecnicismo francescano. Quel laudato si’ ha la stessa funzione del sanctificetur nomen tuum del Pater Noster”.
Già nel marzo scorso, in un evento tenuto al Santuario di San Damiano ad Assisi, Lokaj aveva esplorato i legami tra Dante e Francesco, a partire dallo stesso Cantico, sottolineando come il testo, nella sua struttura e funzione, conservi una vitalità che va oltre la dimensione liturgica. Anche a Spoleto il messaggio francescano sarà analizzato nella sua attualità. “Soprattutto oggi – dopo una pandemia, e con un mondo sull’orlo di nuovi conflitti – il messaggio di Francesco echeggia con forza: siamo tutti interconnessi. Quello che accade dall’altra parte del mondo ci riguarda. Francesco ce lo dice da otto secoli”.
La conferenza Il Cantico delle Creature: un testo seraficamente polemico si terrà mercoledì 2 luglio alle ore 18.30 al Palazzo Due Mondi di Spoleto. Seguirà un brindisi. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.