Il Darebin City Council ha votato .

Lo storico edificio del Furlan Club a Thornbury, lungo Matisi Street, è adesso protetto da un vincolo di tutela, inserito temporaneamente nel registro dei beni storici del Victoria, grazie all’approvazione ottenuta durante la riunione pubblica di lunedì 26 maggio presso il Preston City Hall.

Il comitato esecutivo dello storico club aveva infatti avviato una petizione su change.org – ‘Protect Furlan Club: A living legacy of Italian-Australian History’ –, affinché l’edificio non scomparisse dal panorama urbanistico di Melbourne e non si trasformasse in memoria storica. L’istanza è stata anche sostenuta da Kat Theophanous, membro laburista del seggio parlamentare di Northcote, apparsa in un video divulgato sui social media insieme alla presidente del Furlan Club, Trish Corelli.

“Il Consiglio comunale di Darebin ha votato Sì a un vincolo di tutela temporaneo per l’amato Furlan Club – ha scritto sul suo profilo social ufficiale –. Non si tratta della fine della battaglia; c’è ancora molto lavoro da fare per preservare il sodalizio. Ma questo, però, è un passaggio fondamentale per dare al club un po’ di respiro. Le oltre mille firme alla petizione, raccolte in così poco tempo, rappresentano un messaggio chiaro: le nostre associazioni culturali contano davvero per tutti noi”.

Anche l’ex consigliera comunale di Darebin, Lina Messina, intervenuta alla riunione pubblica, si è detta estremamente entusiasta per il responso positivo ottenuto, anche se ha sottolineato l’urgenza a riconoscere e proteggere “il nostro patrimonio culturale, non solo a Darebin ma in tutte le aree del Victoria”.

“È tempo di andare oltre il semplice riconoscimento simbolico; dobbiamo assicurarci che esistano politiche chiare e coerenti, con risorse dedicate alla conservazione del tessuto culturale diversificato che definisce le nostre comunità – ha dichiarato –. Non dovremmo scegliere ‘a caso’ quali storie meritano di essere preservate”.

Il Furlan Club di Thornbury, intanto, guarda avanti con spirito rinnovato e la convinzione che, dopotutto, “la comunità conta tantissimo e lo spirito italo-australiano e friulano continuano a vivere”.