BALI (Indonesia) - Come accade sempre più spesso, la vera sostanza del G20 non è ormai tanto nel summit, quanto nei bilaterali e negli incontri a margine che si tengono tra i leader mondiali. È lì che si stringono rapporti e si affrontano in modo più approfondito le questioni più delicate. Il vertice di Bali non ha fatto differenza e a confermarlo è stata l’attenzione diplomatica e mediatica riservata ai tanti colloqui privati portati avanti dai presidenti delle due potenze che davvero tengono nelle loro mani il destino del mondo: quello americano Joe Biden e quello cinese Xi Jinping. Ad incontrarli entrambi è stata anche la premier italiana Giorgia Meloni, che al leader Usa ha confermato il sostegno, anche armato all’Ucraina e l’adesione completa e totale alla linea dell’Occidente non solo nei confronti della Russia ma anche della Cina. La “relazione strettissima” tra Italia e Stati Uniti, non può però prescindere dal rapporto con Pechino e in queste ore Meloni sta incontrando proprio il presidente cinese Xi Jinping, con il quale dovrà chiarire la posizione italiana in merito agli accordi già stretti sulla Via della Seta dal governo Conte 1 e che ora la premier dovrebbe ridimensionare su richiesta americana. Sul tavolo dei tanti bilaterali avuti da Giorgia Meloni c’è stata ovviamente anche la questione dei migranti, che la premier ha discusso con il presidente turco Recep Erdogan, ma non con quello francese Emmanuel Macron, con il quale non sono stati previsti faccia a faccia, segno che le relazioni restano tese.