MODENA - È stato condannato a 30 anni di carcere Mohamed Galloul per la morte di Alice Neri. 

È la sentenza della Corte d’Assise di Modena nei confronti del tunisino trentenne, riconosciuto colpevole di aver ucciso la giovane mamma di Ravarino nelle campagne di Concordia, nel modenese, nel novembre 2022. 

La donna fu trovata morta carbonizzata all’interno della sua auto dopo che familiari e amici ne avevano denunciato la scomparsa. Le indagini ricostruirono che la sera prima aveva trascorso del tempo con alcune persone, tra cui Gaaloul, individuato successivamente grazie a elementi tecnici, testimonianze e immagini di videosorveglianza. 

L’imputato, nella sentenza pronunciata dalla Corte d’Assise di Modena presieduta da Ester Russo, viene condannato anche al pagamento delle spese processuali e alla misura di sicurezza della libertà vigilata per cinque anni, oltre che al risarcimento danni verso la figlia della vittima per un milione di euro, alla mamma Patrizia Montorsi per 600mila euro e al fratello Matteo Marzoli per 200mila euro. 

Gaaloul dovrà pagare anche le associazioni Udi e Casa delle Donne con diecimila euro ciascuna, oltre alle spese processuali delle parti civili. La Corte ha quindi accolto la richiesta dei pm Claudia Natalini e Giuseppe Amara, che avevano spiegato come gli elementi raccolti in sede di indagine confermassero la responsabilità dell’imputato oltre ogni ragionevole dubbio. 

“Io sono innocente”, ha invece affermato ancora una volta Mohamed Gaaloul dopo aver ascoltato la sentenza. 

“Il mio assistito è sereno: il prossimo passo sarà l’appello. Se ci sono sentenze che sovente vengono ribaltate sono proprio quelle della Corte d’Assise, dove pesa molto l’istinto e non la razionalità. Da un punto di vista razionale questa sentenza non può stare in piedi”, ha dichiarato a caldo il suo avvocato, Roberto Ghini.