PAVIA – Tra le 9.58 e le 12.18 del 13 agosto 2007, la mattina in cui venne uccisa a Garlasco Chiara Poggi, risultano sei contatti telefonici registrati sui tabulati tra Andrea Sempio (il nuovo indagato nell’inchiesta riaperta a Pavia) e Roberto Freddi e Mattia Capra, due amici della comitiva a cui apparteneva anche Marco Poggi, fratello della vittima. 

Contatti di cui non si fa menzione nei verbali delle testimonianze dei ragazzi, all’epoca poco più che maggiorenni, e su cui gli inquirenti hanno avviato nuovi approfondimenti, con audizioni già iniziate nelle scorse settimane e anche sequestri di vecchi telefoni. I tabulati di Sempio non erano stati acquisiti nella prima indagine. 

Gli approfondimenti sono in corso anche nell’ambito delle indagini difensive dei legali di Alberto Stasi, che hanno dato impulso alle nuove inchieste, dopo le due archiviate nel 2017 e nel 2020, e che riguardano, appunto, anche il traffico telefonico di Sempio quella mattina. 

L’utenza del nuovo imputato agganciò sempre la cella di Garlasco, anche se il gestore telefonico riferì che quella di Vigevano – dove il giovane ha detto di essere andato – può sovrapporsi a quella di Garlasco. Alle 11.25, secondo la rilettura degli accertamenti, Sempio era sicuramente fuori casa, poiché ricevette una chiamata dalla sua abitazione sul cellulare. 

L’analisi dei tabulati di Capra e Freddi dimostrerebbe inoltre che entrambi, non indagati, da poco prima delle 10 non erano più a Garlasco (Capra almeno fino alle 12.12, Freddi fino alle 11.10), mentre hanno dichiarato di essere rimasti sempre in paese: un altro aspetto ora al vaglio.