TEL AVIV - Secondo una copia trapelata dell’accordo firmato nella notte a Doha da Hamas, Israele, Usa e Qatar, oltre 1.700 detenuti palestinesi saranno liberati in cambio di 33 ostaggi israeliani nella prima fase dell’accordo: 700 terroristi, di cui 250-300 stanno scontando l’ergastolo; 1.000 cittadini di Gaza catturati dall’8 ottobre durante i combattimenti nella Striscia; 47 detenuti nuovamente arrestati, dopo essere stati liberati in basa all’accordo di Gilad Shalit del 2011. Lo riferiscono i media israeliani.
Secondo fonti qualificate, l’attuazione dell’accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas inizierà come previsto domenica e non subirà ritardi dovuti alla concomitanza con le riunioni del governo israeliano. I media israeliani, inoltre, hanno riferito che il primo rilascio, di tre donne civili, avverrà domenica alle 16, ora locale. La tregua dovrebbe entrare in vigore domenica alle 12.15.
È stata resa nota la lista dei 33 ostaggi che saranno rilasciati da Hamas durante questa prima fase. L’elenco non è in ordine di rilascio e non indica la condizione in vita degli ostaggi. Israele ritiene tuttavia che la maggior parte dei 33 siano vivi.
Tra i primi a essere rilasciati ci sono le donne rapite dai kibbutz e al festival di Nova: Romi Gonen, Emili Demari, Arbel Yehud, Doron Steinbrecher, nonché Shiri Bibas e i suoi figli Ariel e Kfir. Successivamente, secondo il piano, saranno liberate le cinque soldatesse Liri Elbag, Karina Ariev, Agam Berger, Daniela Galbo e Naama Levi.
La lista include anche 10 uomini di età compresa tra i 50 e gli 85 anni: Ohad Ben Ami, Gidi Moses, Keith Sigal, Ofer Calderon, Eliyahu Sharabi, Itzik Elgart, Shlomo Mancer, Ohad Yahalomi, Oded Lipschitz e Tzachi Idan.
Inoltre, dovrebbero essere rilasciati nella prima fase dell’accordo altri nove ostaggi, tra cui alcuni feriti e malati - Yarden Bibas (il padre dei due bambini), Shagai Dekel Chen, Yair Horn, Omer Venkert, Aleksandr Tropnov, Eliya Cohen, Or Levy, Tal Shoham e Omer Shem Tov - così come Avra Mengistu e Hisham Shaaban al-Said, che sono prigionieri a Gaza già da dieci anni.