TEL AVIV - Il governo israeliano voterà domani mattina l’accordo sulla tregua a Gaza. È quanto riportano diversi media israeliani.

Il presidente dello Shas, Aryeh Deri, citato dal Times of Israel, ha detto che sono stati superati gli ostacoli che impediscono l’attuazione di un accordo di cessate il fuoco con Hamas.  

“Qualche minuto fa ho ricevuto un annuncio finale che tutti gli ostacoli sono stati superati e l’accordo è in corso”, ha detto afferma Deri alla conferenza annuale del suo partito. “Ora sono impegnati con la stesura tecnica finale. Voglio congratularmi con il primo ministro Netanyahu, è lui il responsabile dell’accordo”, ha aggiunto. 

In precedenza, le autorità israeliane avevano accusato Hamas di aver fatto marcia indietro su alcuni punti dell’accordo e per questo avevano rinviato la riunione con cui il governo avrebbe dovuto dare il via libera all’intesa. A provocare la crisi sarebbero stati i criteri per selezionare i detenuti palestinesi da liberare in cambio degli ostaggi israeliani. Hamas ha comunque smentito la retromarcia.  

L’improvviso slittamento nel voto potrebbe anche avere avuto ragioni politiche, sostiene l’emittente pubblica Kan.

In mattinata si è riunito il partito del Sionismo religioso del ministro delle Finanze di estrema destra Bezalel Smotrich, per discutere dell’opportunità di lasciare l’esecutivo una volta approvato il cessate il fuoco. Sia Smotrich sia il collega ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir si oppongono a quella che considerano “una resa” ad Hamas e un ostacolo all’ambizione dei coloni di rioccupare la Striscia di Gaza. 

Intanto Israele continua a bombardare la Striscia. Secondo il ministero della Sanità di Hamas, gli ultimi bombardamenti dopo l’annuncio dell’accordo per la tregua (che entrerebbe in vigore domenica prossima) hanno causato decine di morti e un centinaio di feriti.

L’esercito israeliano ha attaccato “circa 50 obiettivi terroristici nella Striscia di Gaza” nelle ultime 24 ore, hanno comunicato le Forze di difesa israeliane.