TEL AVIV - La proposta israeliana su cui si basano i negoziati a Doha per il rilascio degli ostaggi è stata rivelata per la prima volta durante il notiziario della Tv pubblica Kan. Il documento è stato presentato al Gabinetto ristretto e prevede tra l’altro il ritiro dell’Idf dal corridoio Netzarim nel centro di Gaza, lo smantellamento totale degli avamposti militari nella Striscia, aiuti umanitari.   

“Il primo giorno rilascio di tre rapiti; il settimo altri quattro, e successivamente tre ostaggi ogni sette giorni”, indica la proposta. Israele, su raccomandazione del gruppo negoziale, pretende la lista dei rapiti prima dell’attuazione dell’accordo.

Gli Emirati Arabi Uniti hanno discusso con Israele e gli Stati Uniti una loro possibile partecipazione nell’autorità provvisoria che, dopo una tregua, si occuperà dell’amministrazione e della ricostruzione della striscia di Gaza finché un’Autorità nazionale palestinese riformata non sarà in grado di occuparsene. 

È quanto hanno riferito a Reuters funzionari a conoscenza dei colloqui riservati, nei quali è stata discussa l’ipotesi di affidare ad alcuni Paesi terzi, tra cui gli Emirati e gli Stati Uniti, la gestione della fase successiva al cessate il fuoco nel territorio palestinese, devastato da più di 15 mesi di guerra.