Le telecamere all’interno dell’aula parlamentare a Tbilisi, la capitale georgiana, hanno ripreso una breve ma violenta rissa scoppiata dopo che il presidente della commissione per gli Affari legali della Camera sembrerebbe aver colpito il leader del partito di opposizione, il Movimento nazionale unito, contrario al passaggio della legge.
La coalizione di governo, il Sogno georgiano, il mese passato aveva presentato la legge che deve ancora affrontare alcuni passaggi prima di diventare tale.
Il disegno di legge richiede alle organizzazioni che ricevono più del 20% dei loro finanziamenti dall’estero di registrarsi come “agenti stranieri” e di sottostare al controllo da parte del ministero di Giustizia, pena pesanti sanzioni pecuniarie.
I critici della proposta di legge la paragonano a una legge russa del 2012, che è stata utilizzata per reprimere elementi della società civile russa e alcuni media proclamatisi indipendenti.
L’influenza russa è un argomento delicato in Georgia poiché un quinto del territorio riconosciuto a livello internazionale è occupato dai separatisti sostenuti dal Cremlino.
La proposta di legge fa temere una svolta autoritaria.
“La legislazione russa che ora viene proposta in parlamento è contro gli interessi nazionali della Georgia, contro le nostre aspirazioni europee, ha detto Irakli Pavlenishvili, attivista per i diritti civili e parlamentare dell’opposizione.”
Di contro, Givi Mikanadze, dell’alleanza Sogno georgiano, ha dichiarato alla televisione nazionale: “La società georgiana merita assolutamente di sapere quali organizzazioni vengono finanziate, e da quali fonti. Stiamo parlando di trasparenza e di avere un obbligo nei confronti del popolo georgiano.”
La presidente georgiana Salome Zourabichvili si è detta contraria al disegno di legge e ha affermato che la misura metterebbe in pericolo le speranze della Georgia di aderire all’Unione europea e alla NATO.
La Georgia ha presentato domanda di adesione alla Ue nel marzo 2022 e ha ricevuto dal blocco un elenco di riforme necessarie per renderla idonea..
La sua offerta di entrata nella NATO risale agli anni ’90 e nel 2008, in entrambe le occasioni le fu promesso un posto al tavolo una volta soddisfatti i requisiti.
Il mese scorso, più di 60 organizzazioni della società civile e mezzi d’informazione hanno dichiarato che non si sarebbero conformate alla legislazione se diventasse legge.
Oggi la Russia designa come agente straniero qualsiasi persona che riceva “sostegno” o sia sotto “influenza” dall’esterno della Russia, come, ad esempio, sedicenti ONG, finanziate da oligarchi stranieri, che sotto una proclamata copertura di attivismo per i diritti umani agiscono nel paese ospitante con fini eversivi.