BERLINO - Lunedì è stato tranciato un cavo di telecomunicazioni di 1170 km che collega Finlandia e Germania, mentre domenica un cavo internet di 218 km tra la Lituania e l’isola svedese di Gotland ha smesso di funzionare.

In un contesto di crescenti tensioni con la Russia, Pistorius ha sottolineato che “nessuno crede che questi cavi siano stati tagliati accidentalmente”. Anche i ministri della Difesa di Svezia e Lituania si sono detti “profondamente preoccupati” per l’accaduto, evidenziando il rischio di sabotaggi in un clima di minacce russe.

L’azienda finlandese di telecomunicazioni Cinia ha ipotizzato che il cavo C-Lion1 sia stato danneggiato da una “forza esterna”. La riparazione potrebbe richiedere dai 5 ai 15 giorni. Analogamente, il cavo tra Lituania e Svezia, gestito da Arelion, necessiterà di alcune settimane per essere ripristinato.

Le autorità finlandesi e svedesi hanno aperto indagini, classificando l’incidente come possibile sabotaggio. Tuttavia, non ci sono ancora dettagli ufficiali sulle cause.

Questi episodi si aggiungono a una serie di eventi sospetti nel Baltico, incluso il sabotaggio del gasdotto Nord Stream nel 2022 e un recente danno a un gasdotto tra Finlandia ed Estonia, attribuito a un’ancora trascinata da un cargo cinese.

Il ministro svedese per la Difesa Civile, Carl-Oskar Bohlin, ha affermato che è “assolutamente centrale” determinare la causa dei danneggiamenti. Nonostante la riduzione del 20% della capacità internet in Lituania, gli utenti non sembrano averne risentito grazie a percorsi alternativi disponibili.

Questi incidenti, ritenuti un rischio per la sicurezza europea, evidenziano la vulnerabilità delle infrastrutture critiche sottomarine in un contesto di crescente instabilità geopolitica.