Per discutere del prossimo evento, questa volta il GIA Network ha organizzato un incontro a casa di Marco Tavilla, membro del comitato.
Il presidente Domenico Stefanelli ha anticipato che si tratterà di una versione più “interattiva, e coinvolgente”.
Il GIA Network, la rete dei giovani italo-australiani, continua a rafforzarsi come punto di riferimento per le nuove generazioni della nostra comunità.
“Come al solito ci aspettiamo tra le 60 e le 80 persone – spiega Stefanelli –, ma stavolta sarà un evento più dinamico. Ci saranno giochi, attività di gruppo, momenti di condivisione e naturalmente cibo tipico”.
L’idea è quella creare uno spazio non solo informativo, ma anche esperienziale, dove la cultura italiana si vive in modo autentico e divertente.
Al centro dell’incontro, anche la valorizzazione delle diverse espressioni linguistiche che fanno parte del nostro patrimonio: “Parleremo del linguaggio italiano e dei dialetti messi insieme, sarà un modo per riflettere su cosa significa oggi essere italiani in Australia”.
Il GIA si propone proprio questo: non soltanto essere un punto di ritrovo per chi ha radici italiane, ma anche un laboratorio culturale in cui tradizione e contemporaneità si incontrano. Eventi come quello in arrivo rappresentano l’occasione per conoscersi, ritrovarsi e rafforzare un senso d’appartenenza che spesso viene messo alla prova dalla distanza geografica e culturale.
“Sarà un evento partecipativo – ha continuano Stefanelli –, niente discorsi lunghi e formali: vogliamo coinvolgere il pubblico, ascoltare le loro storie e creare connessioni reali”.
Il GIA Network ha già dimostrato negli anni una notevole capacità d’attrazione, riuscendo a coinvolgere giovani provenienti da esperienze diverse, ma accomunati dalla voglia di mantenere vivo il legame con le proprie radici italiane. E in un’epoca in cui le nuove generazioni si muovono sempre di più tra mondi diversi, iniziative come queste assumono un valore fondamentale.
Ulteriori dettagli sull’evento e su chi sarà presente verranno comunicati nei prossimi giorni. Ma una cosa è certa: il GIA Network continua a crescere, e con esso cresce anche il desiderio di una comunità giovane, viva e consapevole del proprio ruolo tra due mondi.