TOKYO – L’imperatore del Giappone ha abdicato a favore del figlio primogenito, il principe Naruhito. Akihito era diventato imperatore nel 1989, alla morte di suo padre Hirohito, l’imperatore che aveva guidato il Paese durante la Seconda guerra mondiale.
Akihito è molto ammirato per il modo in cui ha saputo rinnovare la figura dell’imperatore dopo la morte del padre. Tra le altre cose, durante la sua visita ufficiale in Cina, avvenuta nel 1992, Akihito ha chiesto formalmente scusa al popolo cinese per le sofferenze causate dal Giappone durante le due guerre sino-giapponesi. Akihito ha 85 anni ed è malato da tempo.
All’indomani del messaggio televisivo in cui Akihito aveva espresso la volontà di abdicare, il governo giapponese aveva dovuto varare una legge speciale per consentire il passaggio dei poteri. L’abdicazione di Akihito è la prima in 200 anni. La Casa reale giapponese è la più antica monarchia ereditaria al mondo ed è sul trono dal 660 a.C.
La giornata di Akihito è iniziata intorno alle 15, quando ha annunciato le sue intenzioni a varie divinità all’interno di un santuario nel Palazzo Imperiale. Il rituale dell’abdicazione vero e proprio è iniziato alle 17 ed è durato circa 10 minuti. L’evento è stato trasmesso in diretta dalla televisione nazionale. La cerimonia si è svolta nel “Matsu-no-Ma”, la Sala dei Pini, considerata la sala più prestigiosa del Palazzo.
Nel suo discorso di abdicazione, l’imperatore Akihito ha ringraziato il popolo giapponese “per averlo sostenuto e accettato nel suo ruolo di simbolo del Giappone”. Il suo regno è cessato formalmente alla mezzanotte di martedì.
Il giorno successivo, alla presenza di un ristretto gruppo di dignitari e personalità del governo, il principe Naruhito ha ricevuto i fregi imperiali, diventando così imperatore del Giappone. Il primo maggio ha anche segnato l’inizio della nuova era imperiale. Dopo tre decenni di Heisei (pace ovunque) il Giappone è ora nell’era Reiwa (ordine e armonia).
Il 4 maggio, Naruhito e l’imperatrice Masako faranno la loro prima apparizione pubblica, salutando i giapponesi dal Palazzo Imperiale. Appariranno sei volte durante il giorno, a partire dalle 10 del mattino. Si prevede una grande affluenza di persone poiché l’evento si svolgerà durante un periodo di vacanza.
Il 22 ottobre la transizione si completerà con la proclamazione ufficiale.