PADOVA - Le regole anti-contagio parlano chiaro: è vietato giocare a carte nei bar e nei circoli ricreativi, così come sono bandite tutte le attività in cui non è possibile disinfettare gli strumenti di gioco o mantenere il distanziamento interpersonale. Eppure, in un circolo privato di Due Carrare, la Polizia padovana ha sorpreso una ventina di persone a giocare a poker, nonostante i divieti imposti. All’interno del locale era inoltre stato allestito uno spazio adibito a bar regolarmente in funzione.
Nel corso del blitz, gli agenti hanno trovato 21 giocatori, tra i 25 e 50 anni, tutti italiani tranne due stranieri, seduti attorno a due tavoli ed intenti a giocare a Texas Hold'em, a stretto contatto fisico l'una con l'altra. Una mano di gioco decisamentre sfortunata, visto che tutti sono stati destinatari di due multe: una per lo spostamento dal domicilio senza il presupposto della necessità e l'altro per la mancata osservanza del giusto distanziamento sociale, per un totale quindi di 800 euro a persona.
Identificati e sottoposti a controllo, è emerso che 14 di loro avevano anche precedenti penali. Il presidente e il segretario del circolo di Due Carrare sono stati denunciati perché, seppur in emergenza epidemiologica, hanno organizzato tornei di poker e per ottenere la partecipazione di numerosi giocatori hanno divulgato tramite whatsapp messaggi di invito contenenti anche indicazioni su cosa dichiarare in autocertificazione in caso di controllo. Il circolo è stato chiuso per cinque giorni.