MELBOURNE – La cancellazione dei Giochi del Commonwealth del 2026, da parte del governo del Victoria, graverà sull’erario statale per 589 milioni di dollari.  

Lo sostiene il rapporto dell’ufficio del Revisore generale dei conti del Victoria (VAGO), che rivela che la burocrazia statale avesse dato il via libera a ospitare i Giochi nonostante molti problemi irrisolti, un giudizio di valutazione dei costi e dei benefici in cui i benefici della manifestazione sportiva erano stati fortemente sopravvalutati e un forte sforamento dei costi, che venne però sovrastimato dal governo statale nell’ambito dell’annuncio della cancellazione dei Giochi.

La premier Jacinta Allan, che ha avuto il ruolo di  ministro responsabile per l’organizzazione dei Giochi, ha detto che si confronterà con il segretario del dipartimento del Premier e del Consiglio dei ministri e con i vari capi dipartimento prima di rispondere al rapporto: “Il processo non è stato certo ideale, e i costi previsti per l’organizzazione erano chiaramente errati”, ha detto. 

Il rapporto sostiene che si sarebbe potuto evitare l’enorme sperpero di fondi pubblici se le varie agenzie governative avessero cooperato tra loro e se i capi dipartimento avessero fornito “consigli sinceri e completi”, al governo. 

Sullo sforamento dei costi, Allan ha fatto notare che sia il dipartimento del Premier e il Consiglio dei ministri sia quello del Tesoro e le Finanze sono in disaccordo con le valutazioni del revisore dei conti, aggiungendo: “Nessuno poteva fornire costi accurati visti i crescenti rischi, e i 6,9 miliardi di dollari che sono stati citati quando ne è stata decisa la cancellazione rappresentavano la stima più alta che era stata anticipata per coprire i costi organizzativi”.

A luglio dello scorso anno, l’allora premier Daniel Andrews ha annunciato a sorpresa che il Victoria non avrebbe ospitato i Commonwealth Games, a causa dello sforamento dei costi dai 2,6 miliardi di dollari iniziali, a 6,9 miliardi.

Il rapporto dell’auditor general sostiene che “il costo supplementare reso pubblico dal governo ad agosto 2023 è stato sopravvalutato ed è stato calcolato in maniera non trasparente”. 

“Hanno conteggiato una cifra significativa per le relazioni industriali e per i rischi – si legge nel rapporto -, ma non hanno tenuto conto che nel budget iniziale c’era già un miliardo di dollari per quelle spese eventuali”.

Il governo ha confermato di aver pagato un risarcimento di 380 milioni di dollari all’ente che gestisce i Giochi del Commonwealth, con il rapporto che, oltre alla penale, conteggia come esborsi aggiuntivi anche 112 milioni per i costi operativi e di manodopera, 38 milioni per il Comitato organizzatore, e 42 per i piani dettagliati per stadi e per il villaggio atleti, per un totale complessivo di 589 milioni di dollari.
“Questo rapporto indica, comunque, che il governo ha preso la decisione corretta rinunciando all’evento sportivo di 12 giorni, i cui costi eccedevano di gran lunga i benefici”.

Il revisore generale dei conti ha segnalato che il costo della cancellazione dell’evento, che si sarebbe dovuto svolgere in cinque località regionali, è stato considerevole soprattutto in virtù del crescente livello del debito pubblico statale: “è stato un considerevole spreco di soldi dei contribuenti, per un evento che non si svolgerà”.

Per il portavoce dell’opposizione al Turismo, allo sport e ai grandi eventi, Sam Groth, “il rapporto indica senza ombra di dubbio che i Commonwealth Games sono stati un crudele imbroglio per guadagnare voti nel Victoria regionale”.