AMMAN – Secondo funzionari a conoscenza della questione, il primo ministro giordano Bisher al-Khasawneh ha presentato le sue dimissioni a meno di una settimana dalle elezioni parlamentari dopo che l’opposizione islamista - il Fronte d’azione islamica (Iaf), braccio politico dei Fratelli musulmani nel Paese - ha vinto in molte aree triplicando i seggi nel regno alleato degli Stati Uniti. 

Secondo i risultati annunciati dalla commissione elettorale, l’Iaf ha conquistato 31 dei 138 seggi del Parlamento. Gli islamisti hanno elogiato le autorità per non aver interferito nelle votazioni, definendo la loro vittoria un “referendum popolare” a sostegno della loro piattaforma, che include la richiesta di abolire il trattato di pace con Israele.

È stato il primo voto da quando una riforma del 2022 ha aumentato il numero di seggi alla Camera, riservandone di più alle donne e abbassando l’età minima per i candidati.

Il re Abdullah II ha accettato le dimissioni di Khasawneh, diplomatico veterano ed ex consigliere di palazzo, nominato circa quattro anni fa, e ha nominato al suo posto Jaafar Hassan, laureato negli Stati Uniti e attualmente a capo dell’Ufficio di re Abdullah ed ex ministro della Pianificazione. 

Hassan dovrà affrontare la sfida di attenuare l’impatto della guerra di Gaza sull’economia del regno, duramente colpita dai limiti agli investimenti e dal forte calo del turismo. L’opposizione dei Fratelli musulmani e gli alleati ideologici del gruppo terroristico palestinese Hamas hanno ottenuto voti significativi nelle elezioni di martedì. 

La nuova composizione del Parlamento, composto da 138 membri, mantiene una maggioranza filogovernativa, ma un’opposizione più accanita guidata dagli islamisti potrebbe mettere in discussione le riforme del libero mercato e la politica estera promosse dal Fondo monetario internazionale.   

Dall’inizio della guerra a Gaza, oltre 11 mesi fa, la Giordania ha registrato un calo del turismo, un settore che rappresenta circa il 14% del Prodotto interno lordo. Inoltre, il debito pubblico si avvicina a 50 miliardi di dollari e il tasso di disoccupazione ha raggiunto il 21% nel primo trimestre.