NUOVA DELHI – Ai margini del summit, l’incontro bilaterale più importante per il presidente del consiglio Giorgia Meloni è stato quello con il premier cinese Li Qiang, al quale conferma, mentre l’Italia si appresta a lasciare la Via della Seta, “la comune intenzione di consolidare e approfondire il dialogo tra Roma e Pechino sulle principali questioni bilaterali e internazionali”.

“Forti entrambe di una storia millenaria, Italia e Cina condividono un Partenariato Strategico Globale di cui il prossimo anno ricorrerà il ventesimo anniversario e che costituirà il faro per l’avanzamento dell’amicizia e della collaborazione tra le due Nazioni in ogni settore di comune interesse”, sottolinea Palazzo Chigi dopo l’incontro.

Dal canto suo, Li assicura che la Cina “continuerà a espandere l’accesso al mercato per creare più opportunità perché i prodotti di qualità italiani entrino nel mercato cinese”. Ma chiede che la parte italiana garantisca “un ambiente per le imprese cinesi equo, giusto e non discriminatorio perché investano e facciano affari nel Paese”. Poi, il premier ribadisce che Pechino “è pronta a rafforzare la cooperazione e il coordinamento con l’Italia nel contesto del G20 per salvaguardare la sicurezza e la stabilità delle catene industriali globali e delle catene di approvvigionamento”.

Meloni è intervenuta ancora alla riunione del Partenariato per le infrastrutture e gli investimenti globali (Pgii), cui partecipa anche il presidente degli Stati Uniti Joe Biden: “Un anno fa ci siamo impegnati a costruire infrastrutture migliori per un futuro migliore in nazioni a basso e medio reddito. Ci siamo impegnati a collaborare con queste nazioni con un approccio egualitario non predatorio per creare nuove opportunità e prosperità. Il nuovo corridoio economico fra India, Medio Oriente ed Europa va esattamente in questa direzione, e il suo obiettivo fondamentale è rafforzare le interconnessioni globali”.

“Ovviamente l’Italia è pronta a giocare un ruolo decisivo in questo processo, anche perché le compagnie italiane hanno un’esperienza unica nei settori marittimo e ferroviario - assicura la premier -. Vogliamo contribuire a costruire ponti fra il Mediterraneo e l’Indo-pacifico, anche nel campo delle connessioni energetiche e digitali attraverso l’Africa e il Golfo arabico”.