ROMA - La premier Giorgia Meloni ha ricevuto il prestigioso premio Margaret Thatcher Awards in occasione dell’evento organizzato dalla fondazione New Direction per celebrare il centenario della nascita della Lady di Ferro. Nel suo discorso, Meloni ha reso omaggio alla statista britannica e delineato la visione del conservatorismo moderno.
Meloni ha definito Margaret Thatcher una figura che “ha lasciato il segno nel XX secolo ed è entrata nella storia per le sue idee coraggiose”. Oltre a sottolinearne anche il coraggio intellettuale: “Ancor più, per la libertà con cui ha espresso quelle idee senza paura di andare controcorrente, quando semplicemente era importante farlo per la gente e per il proprio Paese”.
Riguardo al riconoscimento ricevuto, la premier ha dichiarato: “Non penso di meritare questo premio. A essere onesti, c’è molto lavoro da fare e molto ancora da dimostrare per essere a quel livello. Stiamo semplicemente cercando di fare del nostro meglio. Io mi considero principalmente un soldato e mi considero un soldato di un’idea”.
La premier ha ringraziato la platea per la comune battaglia, affermando che le loro azioni sono guidate dalla convinzione di correttezza non dalla facilità: “Voglio ringraziarvi per far parte di questa famiglia, per combattere da un lato nel quale sappiamo che non è facile combattere. Non facciamo ciò che facciamo perché è facile o difficile. Facciamo ciò che facciamo perché è giusto. E sappiamo di essere dalla parte giusta della storia”.
Infine, la premier ha definito il conservatorismo come una forza rivoluzionaria in un’epoca di annichilimento culturale, “essere conservatori significa difendere ciò che ami, difendere ciò che ti ha reso ciò che sei. Tuttavia, in questi giorni, in quest’epoca, farlo è diventato qualcosa di rivoluzionario. Perché il mondo in cui viviamo ci spinge nella direzione opposta. Sembra che vogliano renderci un vuoto da riempire con qualunque cosa. Un perfetto consumatore pronto a comprare qualsiasi cosa semplicemente perché non amiamo più nulla”.
Meloni ha concluso il suo discorso definendo il conservatorismo come l’unico rimedio efficace contro una civiltà che ha smarrito la fede in sé stessa. Ha avvertito che una società che “demolisce le cose belle” non può che indebolirsi: “La verità è che, come sempre, se distruggi ciò che sei, se distruggi da dove vieni, non sarai niente di meglio. Sarai semplicemente più debole”.