Con un lungo post su Instagram intitolato “The End”, Giovanni Visconti ha annunciato il suo ritiro dall’attività agonistica. “Non so se reputarmi un debole o se invece sentirmi forte in questo preciso istante - ha scritto il 39enne corridore torinese del team Bardiani-CSF-Faizanè, che mercoledì ha abbandonato la Tirreno-Adriatico - Non so cosa penserete tutti e non so cosa aspettarmi. Una cosa però la so bene: da mesi e mesi soffro sulla bici e soffro giù dalla bici. Non sono di certo diventato un campione ma credo di essere stato un buon corridore. Ho vinto ciò che il mio fisico e la mia testa mi hanno permesso di vincere e se mi guardo indietro posso avere solo qualche rammarico, nessun rimorso”.

Professionista dal 2005, tre volte campione italiano in linea, Visconti dice basta quando non è ancora al ‘crepuscolo’: “Non voglio essere quel corridore che si trascinerà dietro la bici quando ormai la sua carriera sarà al tramonto. Quello che sta lì in mezzo al gruppo quando va bene ma che rimane anonimo, quello che viene dimenticato nonostante la sua presenza”. E ancora: “Cos’altro devo dimostrare? Ho già detto che non sono un campione e di certo non lo diventerò a 39 anni, allora perché non volersi un pò più bene e trovare la forza di dire basta?”.

Forse è solo la paura di ciò che sarà e di ciò che lascerò. Se ci penso bene però non posso che essere fiero di me stesso e di quello che sono riuscito a raggiungerò. Il ciclismo mi ha dato tutto quello che ho. Ci ho provato con tutte le mie forze a tornare ad un buon livello nonostante i miei tanti problemi e anzi devo dire grazie alla famiglia Reverberi e a tutta la Bardiani Csf Faizanè per la possibilità che mi hanno dato e per avermi ‘aspettato e rinfrancatò più volte”.

La Corsa dei Due Mari è stata così l’ultima apparizione di Visconti, che si rivolge anche ai suoi tifosi: “Sarei voluto tornare sul campo per ringraziarvi come si deve e per chiudere meno anonimamente, ma mentre alla mia età per tornare ad alti livelli ci vuole tempo, è per tornare invece sotto terra che basta un attimo e così per l’ennesima volta mi ritrovo ad un bivio. Sinistra o destra ciclismo, dritto vita. Ho girato ormai troppe volte da una parte e dall’altra credendo di potercela fare ma alla fine torno sempre qui, al bivio. Non sono più in grado di girare, devo serenamente prenderne atto”.

Visconti, padre siciliano e madre napoletana, ha in bacheca tra i suoi tanti successi due tappe al Giro d’Italia del 2013 e il Giro di Toscana del 2019, la sua ultima affermazione tra i prò.