PHILADELPHIA - Un giudice dello stato ha autorizzato il proseguimento del concorso riservato agli elettori negli stati chiave, ad una sola giornata dal voto per l’elezione presidenziale statunitense tra la vicepresidente Kamala Harris e Donald Trump, quest’ultimo apertamente sostenuto da Musk.
Il CEO di Tesla ha già distribuito 16 milioni di dollari agli elettori registrati negli stati in bilico che hanno firmato una petizione politica promossa dal miliardario. Il vincitore finale sarà annunciato martedì (ora locale), giorno delle elezioni.
Durante l’udienza di ieri a Philadelphia, il giudice Angelo Foglietta ha respinto la richiesta del procuratore distrettuale della città, Larry Krasner, di bloccare il concorso, avendo addotto che fosse privo di fondamento legale.
Krasner aveva accusato il programma di Musk e del suo comitato politico, America PAC, di configurarsi come una lotteria illegale, con regole poco chiare. Dal 19 ottobre, Musk e America PAC stanno regalando ogni giorno un assegno da 1 milione di dollari a un elettore che ha firmato la petizione a favore della libertà di parola e del diritto al possesso di armi. L’offerta è riservata agli elettori registrati in Arizona, Georgia, Michigan, Nevada, North Carolina, Pennsylvania e Wisconsin, stati decisivi per l’esito delle elezioni.
Quest’anno, Musk è diventato un convinto sostenitore di Trump e ha promosso l’ex presidente sulla sua piattaforma di social media X, donando finora quasi 120 milioni di dollari a America PAC per sostenere iniziative di mobilitazione e registrazione degli elettori.
Philadelphia, città principale della Pennsylvania, potrebbe risultare decisiva per l’esito tra Trump e Harris, poiché il vincitore dello stato riceverà i 19 voti elettorali della Pennsylvania, fondamentali per raggiungere i 270 necessari per la vittoria.
L’iniziativa di Musk, che si colloca in un’area grigia delle leggi elettorali, ha attirato l’attenzione del Dipartimento di Giustizia statunitense, che ha avvertito America PAC del possibile rischio di violazione della legge federale, sebbene non siano state ancora prese misure concrete.
