CANBERRA - La pressione sul governo federale perché avvii una royal commission sull’antisemitismo è aumentata, dopo che la Coalizione che ha presentato i propri termini di riferimento per un’inchiesta nazionale sul clima che ha preceduto la strage di Bondi Beach.

L’attentato, che ha causato 15 morti durante le celebrazioni dell’Hanukkah, è stato il più grave episodio di terrorismo in Australia dai tempi del massacro di Port Arthur nel 1996.

Il primo ministro Anthony Albanese ha finora respinto la richiesta di un’indagine federale formale, sostenendo che una royal commission richiederebbe troppo tempo. In risposta, l’opposizione ha reso pubblica una proposta dettagliata per aumentare la pressione politica sull’esecutivo, sostenendo che senza un’indagine completa non potrà esserci giustizia per le vittime.

Secondo i termini di riferimento diffusi oggi, la royal commission dovrebbe esaminare il ruolo dei governi federale e statali, delle agenzie pubbliche e di istituzioni civili come media, sistema educativo e settore culturale nella diffusione o nel contrasto dell’antisemitismo. L’indagine includerebbe anche l’analisi di “atteggiamenti verso lo Stato di Israele” e di come questi possano aver contribuito a creare un clima di ostilità.

Il tema è particolarmente delicato. Attivisti filo-palestinesi hanno spesso sostenuto che le critiche alle operazioni militari israeliane a Gaza, dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023, non equivalgano a antisemitismo. La Coalizione, però, ritiene che questa distinzione debba essere analizzata in modo rigoroso.

La leader dell’opposizione Sussan Ley ha definito la risposta del governo “troppo poco e troppo tardi”, sostenendo che senza un confronto diretto con le cause profonde dell’attacco di Bondi si negherebbe giustizia alle famiglie delle vittime. “Bondi è ciò che accade quando l’odio viene tollerato e gli avvertimenti ignorati”, ha detto.

Nel frattempo, il New South Wales ha annunciato una propria royal commission sull’attentato, che il premier Chris Minns ha definito la più importante nella storia dello Stato. Albanese ha garantito la cooperazione delle agenzie federali, come ASIO, ma ha preferito istituire una revisione rapida delle capacità di intelligence e delle forze dell’ordine, guidata dall’ex capo dell’ASIO Dennis Richardson. Questa revisione, tuttavia, non analizzerà eventuali carenze politiche nella risposta all’antisemitismo.

Anche la deputata indipendente Allegra Spender, il cui elettorato include Bondi, ha chiesto un’inchiesta indipendente per evitare che una simile tragedia si ripeta.