EREVAN - Soldati e civili hanno manifestato per le strade della città. “Sono un veterano. C’ero nella prima guerra. Ero un giornalista, durante la prima invasione, per il giornale di Lachin – racconta Abuze Abuzerov –. Ho assistito a tutti i disastri che ci hanno colpito. Ho assistito a quel giorno, quello della prima battaglia. E grazie a Dio sono testimone anche di questo giorno”.
I soldati azeri hanno issato la bandiera del loro Paese, nell’ultimo distretto abbandonato dall’Armenia. Nella notte era arrivato un convoglio di camion militari di Baku. “Questa è la nostra proprietà, l’abbiamo costruita noi stessi”, spiega Valera Levonyan, imprenditore locale. “È il nostro lavoro e il nostro sudore. Perché dovremmo darla a qualcuno, se possiamo vivere e lavorare in pace e aiutare le persone?”, chiede un altro.
La Russia ha dispiegato nella regione del Nagorno-Karabakh quasi 2.000 soldati delle forze di pace, che resteranno per almeno cinque anni.