CANBERRA - Il ministro del Tesoro Jim Chalmers ha svelato oggi un piano per introdurre un obbligo per le attività commerciali di accettare contanti per l’acquisto di beni essenziali, come generi alimentari e carburanti.
L’iniziativa, la cui entrata in vigore è prevista per il 1° gennaio 2026, sarà soggetta a consultazioni fino alla fine dell’anno per definire quali attività saranno coinvolte.
Secondo Chalmers, circa 1,5 milioni di australiani fanno ancora affidamento sul contante come principale metodo di pagamento.
“Il contante è più di un semplice mezzo di pagamento; per molti australiani rappresenta una sicurezza e un sostegno fondamentale”, ha sottolineato il Tesoriere.
Il piano prevede inoltre la graduale eliminazione degli assegni. La loro emissione terminerà il 30 giugno 2028 e non saranno più accettati dal 30 settembre 2029. Questa decisione si basa sul calo del 90% nell’uso degli assegni negli ultimi dieci anni.
Chalmers ha sottolineato che, sebbene il 94% delle imprese accetti ancora contanti, questa percentuale è scesa dal 99% pre-pandemia. Saranno considerate esenzioni per le piccole imprese, in particolare quelle nelle aree regionali, per garantire una transizione agevole.
Il governo riconosce che, mentre i pagamenti digitali stanno diventando sempre più diffusi, è essenziale mantenere il contante come opzione per coloro che ne hanno bisogno.
“Vogliamo modernizzare il sistema finanziario senza lasciare indietro nessuno”.
L’eliminazione degli assegni sarà gestita in modo pianificato, con l’impegno delle banche a sostenere i clienti nella fase di transizione verso metodi alternativi.
Questo approccio bilanciato mira a garantire un sistema finanziario inclusivo, capace di adattarsi ai cambiamenti tecnologici senza trascurare le necessità delle fasce più vulnerabili della popolazione.