MELBOURNE - Il procuratore generale dello stato, Sonya Kilkenny, si trova divisa nel dover affrontare le richieste di scegliere tra la gestione della crisi della criminalità e di quella abitativa.

A febbraio, la premier Jacinta Allan ha incaricato Kilkenny e il ministro di Polizia, Anthony Carbines, di rivedere il sistema di giustizia penale, inclusa la normativa sulla cauzione, con una data limite fissata a tre mesi. Tuttavia, giovedì, Kilkenny ha anticipato che la pubblicazione del rapporto è imminente.

“Avverrà molto, molto, molto presto”, ha dichiarato ai giornalisti.

I dati dell'agenzia di statistica criminale mostrano che le irruzioni domestiche aggravate sono più che raddoppiate nell'ultimo decennio, passando da 2576 nel 2015 a 6390 nel 2024. Solo lo scorso anno, la polizia ha arrestato 688 persone in relazione a questi crimini, per I quali il 65,4% degli arrestati è di età compresa tra 10 e 17 anni.

Le critiche nei confronti di Kilkenny si sono intensificate dopo due episodi recenti: il pestaggio di una guardia di sicurezza a Bendigo e un'invasione domestica a Black Rock. L'opposizione l'ha accusata di essere un ministro “part-time”, affermando che dovrebbe dimettersi da uno dei suoi incarichi.

“Abbiamo una crisi della criminalità e una crisi abitativa, e lo stesso ministro è responsabile di entrambe”, ha dichiarato il leader dell’opposizione, Brad Battin.

Kilkenny ha respinto le accuse, ribadendo che la sicurezza pubblica è una priorità assoluta del governo.

Nel frattempo, la decisione di concedere la libertà su cauzione a un quindicenne che aveva rubato una Mercedes e condotto un inseguimento a 240 km/h ha suscitato ulteriore indignazione. L’opposizione accusa il governo laburista di essere responsabile della crisi della criminalità e di non affrontare le conseguenze delle proprie modifiche alle leggi sulla concessione della libertà su cauzione.