CANBERRA - Tra le priorità figurano l’aumento dell’offerta di alloggi e l’accelerazione della transizione verso l’energia pulita.
La riforma rappresenta uno dei più importanti cambiamenti per il fondo, istituito nel 2006, pur mantenendo l’obiettivo primario di massimizzare i rendimenti finanziari. “Starà a significare più investimenti dove sono più necessari, ma senza compromettere i rendimenti”, hanno dichiarato il ministro delle Finanze Katy Gallagher e il ministro del Tesoro Jim Chalmers.
Il nuovo mandato richiede al fondo di prendere in considerazione le priorità nazionali nelle decisioni di investimento, purché sia possibile, appropriato e coerente con alti rendimenti. Il fondo continuerà a puntare a un tasso di rendimento annuo di lungo termine pari all’indice dei prezzi al consumo (4-5%), senza modifiche al profilo di rischio atteso.
Oltre alle rinnovabili e alla edilizia abitativa, il nuovo mandato dà priorità anche alle infrastrutture locali. Inoltre, il governo ha deciso di posticipare i prelievi dal fondo almeno fino al 2032/33, permettendo una maggiore focalizzazione sulle priorità nazionali.
Greg Combet, ex ministro per il cambiamento climatico e nuovo presidente del Future Fund, ha accolto con favore l’annuncio. “Il fondo sarà al servizio degli australiani per molti anni a venire”, ha affermato, sottolineando che il rinvio dei prelievi consentirà al fondo di rafforzare i propri investimenti strategici.
Non tutti ritengono la mossa positiva. La vice leader dell’opposizione, Sussan Ley, ha criticato il governo, affermando che “modificare il mandato del fondo rischia di compromettere i rendimenti per i cittadini australiani”. La senatrice dei Verdi, Barbara Pocock, ha chiesto di escludere gli investimenti nei combustibili fossili, paragonandoli al “tabacco del passato”.
Il portafoglio del Future Fund, che comprende sette fondi, tra cui uno dedicato alla ricerca medica e uno per l’edilizia abitativa, è previsto crescere fino a 380 miliardi di dollari entro i primi anni della prossima decade.